In Europa si mangia meno carne, è ormai un dato di fatto: a sottolinearlo è un sondaggio condotto da ProVeg International e Innova Maker Insights, sostenuto dai fondi del progetto europeo Smart Protein. 7500 gli intervistati, distribuiti in 10 paesi all’interno dell’Unione, e risultati che parlano chiaro: il 46% di loro ha già ridotto il consumo, e il 40% afferma di volerlo fare nel futuro prossimo.
Risultati che, chiaramente, dimostrano un enorme potenziale per gli alimenti a base vegetale in Europa e che portano con sé un aumento della domanda dei consumatori di proteine alternative. Inoltre, sono perfettamente in linea con il rapporto di settore pubblicato a inizio anno proprio da Smart Protein, che evidenziava una crescita del 49% dell’industria alimentare a base vegetale negli ultimi due anni. E non è solo la carne a calare: circa un terzo degli intervistati ha dichiarato di voler ridurre anche l’assunzione di prodotti lattiero-caseari.
“L’appetito dei consumatori europei per gli alimenti a base vegetale è destinato a durare, come dimostra il numero di europei che afferma di voler mangiare più alternative vegetali ai latticini e alla carne in futuro”, ha commentato Vinciane Patelou, direttore dell’ENSA- European Plant-based Foods Association. L’offerta tuttavia è ancora largamente insufficiente, vuoi per mancanza di scelta o per prezzi troppo alti. Per mantenere questo trend positivo, che a rigor del vero si sta riscontrando in tutto il mondo, l’Europa non può permettersi di restare indietro e aggiornare la propria offerta per incontrare la domanda sempre crescente, investendo ad esempio nelle proteine sostenibili.