Un (altro) allarme per quanto riguarda il consumo di carne: l’intero ciclo di produzione sta letteralmente “divorando” il nostro Pianeta. Stavolta la Lav lo ricorda al G20.
La Lav (Lega anti vivisezione) ha alzato la mano in occasione dell’incontro dei ministri dell’ambiente del G20 di Napoli. Ha elencato la (lunga) lista di impatti ambientali che ha l’intero ciclo di vita della carne, ovvero “dalla produzione di foraggio per gli animali fino al consumo alimentare“.
Per il solo consumo annuo italiano, hanno dimostrato, vengono emesse circa quaranta milioni di tonnellate di gas serra da questa filiera. Una quantità equivalente alle emissioni di tutte le centrali a carbone italiane, negli anni di maggiore impiego di questa fonte.
È un problema che, ormai lo sappiamo bene, più volte e più persone hanno sollevato e ogni volta si chiede la stessa soluzione: una “transizione alimentare”. Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, aveva affermato a marzo: “se modificassimo un modello di dieta aumentando le proteine vegetali, avremmo un co-beneficio migliorando la salute pubblica“.
Così la Lav si aggiunge al coro e chiede che il G20 di Napoli possa diventare “il primo ed efficace passo verso la salvezza (ormai in forse) del Pianeta”.
Fonte: AdnKronos