Secondo i dati di una recente ricerca, il consumo di carne in Italia nel corso degli ultimi 5 anni si è ridotto del 61%. Praticamente più di un italiano su due mangia meno carne e il 50% ha deciso di scegliere alternative su base vegetale.
Ovviamente questi dati vanno valutati nell’ottica che la ricerca, condotta da OpinionWay, è stata commissionata dal Good Food Institute Europe, un’organizzazione internazionale non governativa che sostiene l’uso di carne vegetale e coltivata.
Lo studio sostiene che il 42% degli italiani ha dichiarato di aver diminuito o stoppato del tutto il consumo di carne rossa negli ultimi cinque anni a causa di motivi di salute (35%) o per proteggere l’ambiente (30%). Inoltre il 37% degli intervistati ha ammesso di voler ridurre il consumo di carne rossa e salumi in un futuro prossimo.
L’intervista è poi, ovviamente, virata sul consumo di carni di origini vegetali. Un intervistato su due ha spiegato che almeno una volta al mese mangia carne di origine vegetale, mentre il 23% degli intervistati sostiene che ne aumenterà il consumo nel corso dei prossimi anni.
Questa decisione pare che venga presa soprattutto per ridurre l’impatto che gli allevamenti hanno sull’ambiente: più del 70% degli intervistati pensa che gli allevamenti consumino troppe risorse naturali e che sia dunque necessario trovare un’alternativa sia alla produzione che al consumo della carne vera.
Buffo come, invece, un sondaggio del Censis fatto ad aprile 2022 sostenesse che l’85,6% degli italiani non vuole assolutamente la carne vegetale. Chi ha ragione, dunque?