La JBS, la più grande azienda al mondo produttrice di carne, ha presentato questa settimana la propria linea di hamburger a base vegetale. Evidentemente il mercato della “carne non carne” (in espansione in tutto il mondo, compresa la Cina) è così florido che comincia a fare gola anche ai produttori più “tradizionali”.
Così la società brasiliana che lavora carni bovine, ovine e suine dal 1953 si è unita a a Beyond Meat BYND e Impossible Foods nella gara alla conquista dei consumatori di proteine alternative. La nuova linea di prodotti proteici a base di piselli marchiata Ozo avrebbe dovuto essere lanciata già ad aprile, ma la pandemia ha ritardato il debutto sugli scaffali dei supermercati. Ed è proprio questo il momento in cui il consumo di “carne non carne” sta facendo registrare il suo vero boom, con vendite aumentate anche del 241%.
“Non stiamo mica dicendo che la carne sia cattiva”, spiega a Forbes Darcey Macken, CEO di Planterra Foods, la nuova filiale del Colorado di JBS USA dove Ozo e altri alimenti a base vegetale sono in fase di sviluppo. Semplicemente, il mercato risponde a una crescente richiesta di prodotti di origine vegetale, e le aziende si adeguano più o meno velocemente. Perfino quelle che hanno fatto la loro fortuna vendendo carne.
[Fonte: Forbes]