La dimostrazione che quella della “carne non carne” è molto più che una moda, sta nel fatto che oggi, ad occuparsene, non sono solo le multinazionali, ma anche le università: arriva infatti da una stat up del Politecnico di Zurigo il “planted chicken”, il pollo vegetale ottenuto con un mix di proteine derivate dalla farina di piselli.
La questione degli alimenti vegetali sostitutivi alla carne, infatti, è anche e soprattutto una questione ambientale: dobbiamo velocemente pensare a delle alternative, perché il consumo di carne globale, semplicemente, non è più sostenibile a questi livelli. Ecco dunque che ci si adopera per immaginare prodotti modaioli (come Beyond Meat e compagnia bella) o più futuristici, come il planted chicken, che è riuscito a ottenere le caratteristiche di colore e consistenza del petto di pollo mescolando le proteine della rapa a una farina di proteine di piselli e schiacciando il tutto con una sorta di schiaccia patate che ha conferito all’impasto una struttura fibrosa.
A idearlo, Lukas Boni, insieme ai colleghi Pascal Bieri ed Eric Stirnemann, fondatori della start-up Planted. “A motivarci – ha spiegato Lukas Boni – non sono state le motivazioni ideologiche, ma quelle ecologiche. Vogliamo offrire ai consumatori un sostituto della carne che sia rispettoso dell’ambiente e amico degli animali. Un prodotto che soddisfi anche la dimensione culturale del consumo di carne, cioè che sia buono”.
[Fonte: Ansa]