La Cina pare sempre più avviata verso una politica di valorizzazione dei propri prodotti interni: un mese fa circa di raccontammo di come le importazioni di carne di maiale fossero ai minimi storici, e ora la prossima mossa di Pechino sarà di aumentare i dazi fino al 12%, a partire dal 1 gennaio 2022.
Nel corso del 2020 la Cina abbassò le tariffe sulla carne di maiale fino all’8% perché il Paese fu colpito da un focolaio di peste suina africana che fece impennare i prezzi interni, ma ora, con la crisi alle spalle, torna la fiducia nella produzione locale: il ritorno a dazi più elevati andranno a interferire con le importazioni di Stati Uniti e Spagna, che già rilevavano un abbassamento notevole negli ultimi mesi. Non dimentichiamo, inoltre, che la maggior parte delle spedizioni di carne di maiale dagli States è sottoposta a una tassa del 25% imposta nel corso della “guerra commerciale” tra Washington e Pechino.
“Dopo anni di lavoro per rimuovere le tariffe, siamo delusi nel vedere il ministero degli Esteri cinese annunciare l’aumento dei dazi sulla carne di maiale”, ha affermato Maria Zieba, vicepresidente assistente degli affari internazionali per il National Pork Producers Council di Washington. “Tutto ciò è preoccupante specialmente per i problemi in corso con la peste suina africana e l’elevata domanda di carne di maiale in Cina”.