La carne di maiale è uno degli alimenti più consumati in assoluto in Cina, un ingrediente base della dieta del paese asiatico. Motivo per il quale l’influenza suina, che ha portato al crollo del numero di capi negli allevamenti, sta mettendo seriamente in ginocchio il mercato dell’alimentazione cinese.
Secondo un’analisi di Cnn Business basata sui dati forniti dal ministero dell’Agricoltura di Pechino, da quando l’influenza suina si è diffusa (ormai 13 mesi fa) negli allevamenti cinesi si sono persi 130 milioni di capi portando ad una crescita del prezzo della carne del 70%, il che ha obbligato la Cina – che è il maggior produttore di carne suina al mondo – ad importarne dall’estero grandi quantitativi. Una crisi alimentare che è diventata anche commerciale, con conseguenze ovviamente pure sull’inflazione, a settembre in crescita del 3% (2,8% il mese precedente).
Una vera e propria crisi nazionale se si pensa che, in media, un cinese consuma 20 chili di carne di maiale all’anno, praticamente un hamburger al giorno. Ma non solo: la carne di suino è pure il principale ingredienti dei popolari ravioli, e di tanti altri piatti della tradizione gastronomica cinese.
La carne di maiale in Cina, insomma, è diventata merce rara e gli allevatori, costretti ad uccidere i loro capi per via dell’epidemia, non li rimpiazzano con nuovi animali per la paura che anche pure questi si ammalino.