Calano le vendite della carne bovina del 30% e l’Organizzazione interprofessionale della carne bovina in via di riconoscimento (Oicb), cui aderiscono Assalzoo, Assograssi, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Fiesa Confesercenti e Uniceb, lancia l’allarme chiedendo alle Istituzioni un piano di rilancio.
“Lo stop di tutte le attività di hotel, ristoranti, caffè, bar e mense, unito alle forti restrizioni imposte alla circolazione in ambito europeo e al rallentamento delle attività di macellazione durante il lockdown, ha comportato pesanti ripercussioni nel settore del bovino da carne, determinando un crollo delle vendite di oltre il 30%. Il comparto più penalizzato è quello del vitello a carne bianca, destinato in prevalenza ai settori ristorazione e alberghiero”, dichiarano dall’organizzazione.
In virtù di questo, le sette organizzazioni riunite nell’Oicb “accolgono con favore le misure di sostegno al settore, anche se sottolineano la necessità d’ interventi di lungo periodo per uscire dall’emergenza“. Nello specifico l’Oicb “esprime soddisfazione per gli interventi a tutela del vitello a carne bianca nell’ambito del fondo emergenziale. Misure invocate con una lettera alla ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova, e totalmente accolte”. Si tratta di 20 milioni di euro “per il premio alla macellazione vitelli di età inferiore a otto mesi (aiuto erogato per vitelli nati, allevati e macellati in Italia dal primo marzo al 30 giugno 2020, nel limite massimo di 110 euro per capo). Stanziati, inoltre, 15 milioni di euro di aiuti per l’ammasso privato di carni fresche o refrigerate di vitello”.
Fonte: [Agenzia di stampa Askanews]