Carlsberg dà il suo nome a una nuova specie di insetto per via di un dettaglio “fallico”

Un bizzarro dettaglio anatomico di una nuova specie di insetto ha dato un dubbio onore a Carlsberg. Se non sono soddisfazioni queste!

Carlsberg dà il suo nome a una nuova specie di insetto per via di un dettaglio “fallico”

Certo che queste sono soddisfazioni, qualcosa di cui Carlsberg potrà andare fiero, anzi, da scrivere sul curriculum. Chi non vorrebbe avere un insetto che porta il tuo nome? Ma non è tanto questo il problema, quanto il fatto che il nome all’insetto è stato dato in virtù di un suo peculiare dettaglio anatomico, “fallico” diremmo. E questa cosa è piaciuta così tanto che si sono sentiti in dovere di creare un apribottiglia a forma dei genitali di questo insetto.

Carlsberg, l’insetto, l’apribottiglia e quel dettaglio anatomico

Carlsberg

Tutto inizia quando i ricercatori Aslak Kappel Hansen e i colleghi José L. Reyes-Hernández, Josh Jenkins Shaw e Alexey Solodovnikov hanno deciso di analizzare alcuni insetti originari del Sud America e nascosti per decenni nel Museo di Storia Naturale della Danimarca e in diverse altre collezioni di insetti del mondo. Studia oggi, studia domani, ecco che hanno scoperto l’esistenza di una nuova specie appartenente al genere Loncovilius, uno scarabeo praticamente.

I ricercatori hanno notato un particolare insolito in questo insetto: i suoi genitali avevano la forma di un apribottiglie. Ora, non chiedeteci come mai, ma quando hanno visto la somiglianza hanno fatto questa semplice equazione mentale: genitali insetto = apribottiglie = Carlsberg.

Non vogliamo neanche immaginare perché nella loro mente abbiano associato questi genitali a forma di apribottiglia proprio con Carlsberg e non con altri birrifici o aziende che utilizzano regolarmente gli apribottiglia. Comunque sia, da qui hanno deciso di dare a questo nuovo insetto proprio il nome di Carlsberg, in onore dei genitali dello scarabeo.

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Capite la soddisfazione da parte di Carlsberg? Il nuovo insetto si chiama Loncovilius carlsbergi e per celebrare questa bizzarra associazione di idee ecco che è stata creata anche una versione in acciaio inossidabile di questo apribottiglia a forma di pene di scarabeo.

A fornire una spiegazione per questo connubio è stato Hansen che ha ricordato come i genitali degli insetti si sono evoluti diversificandosi per ogni specie, questo per fare in modo che possano riprodursi solamente con la stessa specie. Dal punto di vista degli entomologi, però, questo fattore gioca a loro favore: gli permette di identificare più facilmente le specie.

La nuova specie scovata è caratterizzata dal fatto che l’organo sessuale del maschio ha la forma di un apribottiglie. Da qui hanno pensato che fosse un passo logico dedicare questa specie ribattezzandola in onore della Fondazione Carlsberg che da anni sostiene la ricerca indipendente, sovvenzionando diversi progetti e spedizioni proprio del Museo di Storia Naturale della Danimarca. Ah, pure? Io ti sovvenziono e tu mi dai il nome di questo insetto perché i suoi organi genitali ti ricordano un apribottiglia?

Contento Carlsberg, contenti tutti. La decisione poi di realizzare un apribottiglie fallico insettoso deriva poi dal fatto di voler suscitare maggior interesse per gli insetti, motivo per cui i ricercatori si stanno ora adoperando per mettere in produzione l’accessorio.

Intendiamoci: la scoperta di nuovi animali è sempre una bella cosa ed è ovvio che sono necessari fondi per studiare più approfonditamente queste specie e il ruolo che svolgono nell’ecosistema. Ma ci auguriamo che i ricercatori abbiano chiesto a Carlsberg cosa ne pensasse prima di rendere immortale il suo nome su un apribottiglia a forma di pene d’insetto.

[Crediti Foto | Università di Copenaghen]