Carlo Cracco vede la luce in fondo al tunnel per l’apertura a Roma

L'apertura di Carlo Cracco a Roma presso il nuovo hotel Corinthia è sempre più vicina.

Carlo Cracco vede la luce in fondo al tunnel per l’apertura a Roma

Era luglio 2023, e noi intitolavamo così: “Carlo Cracco accetta una nuova sfida a Roma per il nuovo hotel Corinthia“. Per i toni più o meno espliciti era lecito pensare che il taglio del nastro fosse imminente, o comunque nel futuro più prossimo che remoto. A un anno (abbondante) di distanza, però, la proverbiale serranda è ancora abbassata. Ma sarà così ancora per molto?

Sì e no – dipende dalla portata della vostra pazienza, per così dire. I colleghi di CiboToday, riportando dichiarazioni da parte dello chef e della catena alberghiera in questione, danno per certa l’estate 2025. Ma che è successo, nel frattempo?

Il progetto di Carlo Cracco per Roma

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Le puntualità di ogni cantiere che si rispetti: scartoffie, lavori, imprevisti. Il progetto capitolino di casa Corinthia è ampio e ambizioso, e soprattutto non è l’unico sulla “catena di montaggio”, per così dire. Simon Casson, CEO del gruppo alberghiero in questione, ha spiegato a CiboToday che le lentezze affrontate non sono affatto esclusive all’Italia: “In queste settimane stiamo aprendo il nostro hotel a New York e anche lì ritardi su ritardi”. Fa parte del gioco, in altre parole. E Cracco?

Le parole hanno un peso. Quella con lo chef veneto “non è una consulenza ma una vera partnership“, spiega ancora Casson; e questo significa che il nostro protagonista sarà presente in tutti gli hotel italiani a marchio Corinthia. Roma, com’è ovvio; e ancora Milano, già nitida nei piani per il futuro; e poi chissà che altro. D’altro canto il legame tra la ristorazione d’albergo e il fine dining non è mai stato così interessante.

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Ma torniamo a noi. Carlo Cracco avrà la responsabilità di tutti i luoghi di somministrazione del progetto capitolino, dalla colazione al servizio in camera, e fa sapere di avere calibrato ogni dettaglio su misura. E il menu? Danilo Zucchetti, nominato direttore del Corinthia Roma, racconta di “cacio e pepe firmata Carlo Cracco e cucinata all day a tutte le ore della giornata“, ma lo chef è un po’ più reticente.

“Oddio, non so proprio se ci sarà davvero una cacio e pepe” ha spiegato Cracco a CiboToday. “Quel che è sicuro è che con la cucina tradizionale romana ci misureremo: ho scoperto che è straordinaria”. Non resta che portare ancora un po’ di pazienza, dunque.