Carlo Cracco intraprende la via dell‘azione legale contro La7 e Fabrizio Corona, che lo aveva accusato di connivenza nel caso Genovese, e francamente non poteva essere altrimenti.
Purtroppo in molti (noi compresi) erano rimasti sbalorditi dalla poco edificante intervista andata in onda nel programma di Massimo Giletti “Non è l’Arena”, quando Fabrizio Corona aveva tirato in ballo lo chef Cracco parlando dell’orribile vicenda che riguarda Alberto Genovese, accusato di stupro ai danni di una diciottenne durante una delle sue feste private.
Cracco era già stato chiamato in causa sul tema da alcuni rotocalchi, che ne avevano pubblicato le foto di un servizio fatto durante una festa dello stesso Genovese: a dimostrare che cosa non si capisce bene, visto che chiaramente lo chef era lì per lavoro (le foto lo ritraggono in divisa mentre impiatta) e stava svolgendo uno dei tanti servizi privati che probabilmente si trova a fare nelle case degli imprenditori benestanti milanesi e non solo.
Insomma, Cracco stava lavorando (e non alla festa dove è stata stuprata la ragazza, tra l’altro) quindi non si capisce proprio perché tirarlo in ballo in una vicenda così orribile. Perfino Belen aveva parlato in sua difesa, utilizzando l’espressione “tritacarne mediatico” a proposito delle foto dello chef girate sui media.
Ma su La7 si è addirittura andati oltre: intervistato sul tema da Giletti, Fabrizio Corona ha parlato esplicitamente di “connivenza” per quanto riguarda lo chef Cracco. A suo dire, la responsabilità morale di Cracco è pari a quella del buttafuori che faceva la guardia all’esterno della stanza dove si è consumata la brutale violenza ai danni della ragazza. Cioè, lo spieghiamo meglio, perché pare assurdo: secondo Corona, Cracco sapeva cosa accadeva a quelle feste, e ha taciuto.
Esattamente, non si capisce in base a cosa il fotografo dei vip dalla non lindissima fedina penale tragga queste conclusioni: e infatti Giletti tenta un po’ goffamente di fermarlo, e si dissocia dalle sue affermazioni. Ma intanto la frittata è fatta e – più che comprensibilmente – non passa sotto silenzio.
Lo chef Carlo Cracco infatti pubblica oggi sulla sua pagina Facebook “la formale diffida già inviata dal mio legale a LA7-Giletti e Corriere dello Sport – Zazzaroni per il vergognoso spettacolo offerto da Non è l’Arena e Fabrizio Corona e le notizie scandalistiche completamente inventate”.
“LA7 ha assai significativamente già risposto che rimuoverà l’intervento incriminato”, prosegue lo chef, ribadendo – come se fosse necessario – la sua totale estraneità ai fatti, e spiegando che procederà “senza indugio a sporgere querela e a richiedere i danni contro chiunque continuerà a diffamarmi”. Cracco conclude anche esprimendo la speranza che “in generale, questo modo di fare informazione cessi al più presto”.