Dopo l’apertura del bistrot sui Navigli, Carlo Cracco ha deciso di scendere in lizza per tentare di aggiudicarsi nuovi spazi nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.
Come di sicuro saprete, Carlo Cracco ha già un ristorante in Galleria. Il Ristorante Cracco si compone, in realtà, di diversi ambienti. Nel seminterrato c’è la cantina, al pianoterra la Caffetteria Bistrot con dehors, al primo piano il ristorante vero e proprio e al secondo piano il Salone Particolare. Inoltre al terzo piano c’è il Laboratorio di pasticceria, ma non è accessibile al pubblico.
Qui è possibile mangiare un po’ di tutto, dai piatti gourmet fino alla tanto contestata pizza (avevamo assaggiato per voi piatto per piatto, ecco la recensione). Anche Cracco, durante i mesi di pandemia, è stato costretto a chiudere i battenti, salvo poi optare anche lui per il take away.
Comunque sia, adesso, il Comune ha deciso di rendere disponibili altri cinque spazi di pregio all’interno della Galleria, motivo per cui ci sono stati cinque operatori che hanno presentato delle offerte. Fra di essi abbiamo proprio Carlo Cracco: lo chef ha puntato due lotti. Il primo è uno spazio di 276 metri quadri al secondo piano, mentre l’altro è lo spazio occupato in precedenza dal ristorante Pavarotti, altri 376 metri quadri.
Tuttavia la gara è aperta: anche la gioielleria Damiani è interessata ai medesimi locali, oltre che agli spazi occupati dall’ex Albergo Diurno Cobianchi nel sotterraneo, a cui sta guardando anche Chanel.
Gli altri due concorrenti in gara dono Duomo 21 e Mi-Room. Duomo 21 ha presentato un’offerta per la Sala dell’Orologio e relativo terrazzo, mentre Mi-Room ha proposto la sola offerta per i locali che si trovano in piazza Duomo 19-21.
Riuscirà dunque Cracco ad aggiudicarsi i locali battendo la concorrenza? Nel caso ci riuscisse, chissà quali altre proposte potrebbe inserire nella sua offerta. Sbizzarritevi pure nelle ipotesi, non siate timidi. Cosa volete che Cracco aggiunga in Galleria?