Carlo Cracco apre le porte della sua tenuta di campagna (che diventerà un agriturismo?)

Carlo Cracco e Rosa Fanti gestiscono da ormai cinque anni l'azienda agricola Vistamare, in Romagna: vediamo cosa bolle in pentola.

Carlo Cracco apre le porte della sua tenuta di campagna (che diventerà un agriturismo?)

Se per l‘approdo in quel di Roma toccherà pazientare ancora un po’, il progetto targato Santarcangelo, nel cuore della Romagna, è certamente già ben avviato. Carlo Cracco e la moglie, Rosa Fanti, aprirono Vistamare – questo il nome dell’azienda agricola in questione – nel 2019 con l’idea di impiegare la frutta, gli ortaggi e le verdure qui prodotte nei ristoranti dello chef stellato. Dopo un paio di anni di “rodaggio”, per così dire, il lancio dell‘etichetta di vini: e ora?

Il futuro è tutto da scrivere, come si suol dire. Stando a quanto riportato dai colleghi de Il Resto del Carlino Cracco avrebbe aperto le porte della sua tenuta alla visita di alcuni tour operator, addetti ai lavori e autorità locali, tra cui lo stesso Filippo Sacchetti, sindaco di Santarcangelo. La domanda sorge spontanea: cos’è che bolle in pentola?

Il nuovo progetto di Carlo Cracco

carlo cracco agriturismo

L’idea più immediata (e decisamente chiacchierata, a dire il vero: tant’è che a dirla tutta se ne parla fin dalla primissima inaugurazione della tenuta) è quella di un agriturismo. A spingerci in questa direzione sono anche e soprattutto le parole dello stesso sindaco, consegnate alla vetrina dei social media.

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“Carlo Cracco e Rosa Fanti con grande entusiasmo sono riusciti a creare qui a Santarcangelo un’azienda agricola che è un’eccellenza” si legge sul profilo Facebook del primo cittadino. “Questa loro scelta ci onora e ci apre a nuove opportunità“. Si parla di futuro, dunque: qualche indizio in più?

“Continuare a vivere e lavorare in campagna è una grande occasione di rilancio sia per l’agricoltura del nostro territorio sia per il turismo, che chiede sempre di più qualità e bellezza”. L’avete vista? La parola chiave è ben mimetizzata nel pieno del discorso: turismo.

Tutto pare indicare che l’intenzione di Cracco e Fanti sia proprio quella di sperimentare in questo particolare settore, che d’altro canto – come già accennato – pare l’evoluzione più alla portata per una tenuta di questo genere, forte di diciotto ettari di spazio. 

Sacchetti, dal canto suo, ha assicurato la massima disponibilità a valutare il progetto. “Cracco ha mostrato grande attaccamento al nostro territorio” si legge ancora. “È un fatto che ci rende molto orgogliosi e confidiamo che possa aprire, molto presto, a nuove opportunità per un settore agricolo d’eccellenza nel nostro comune”.