Carlo Cracco sbarca a Portofino con un progetto perfettamente adeguato alla meta turistica, da sempre frequentata dal jet set internazionale. Lo chef del ristorante di Galleria Vittorio Emanuele II a Milano ha infatti ufficializzato la sua collaborazione (che era nell’aria da un po’) con lo storico ristorante Pitosforo, che da oggi sarà gestito da lui.
“Per Portofino l’arrivo di Cracco è un fatto davvero positivo”, ha dichiarato il sindaco Matteo Viacava alla stampa locale, intepretando probabilmente il pensiero dei molti che sperano che lo chef sia la persona giusta per risollevare le sorti di un locale simbolo della bella vita della località.
Le premesse per un matrimonio di successo ci sono tutte: il Pitosforo di Portofino è stato un indirizzo conosciutissimo negli anni Settanta-Ottanta, quando era frequentato da una clientela elegantissima e blasonata (ai tavoli del ristorante si potevano abitualmente trovare divi di Hollywood come Clarke Gable o capi politici come i sovrani di Svezia). Insomma, una location decisamente adatta a ospitare la cucina di uno degli chef più celebri e d’Italia.
A inventarsi il celebre locale, all’inizio degli anni Cinquanta, era stato Marco Vinelli. Poi, negli ultimi tempi, lo aveva guidato Carmelo Galluzzo, che lo aveva rilevato nel 1993, dall’ex presidente degli agenti di Borsa, Carlo Pastorino. Dopo quasi venticinque anni, nel 2016, il locale era però stato messo in vendita, nella speranza comune che qualcuno lo riportasse ai fasti di un tempo, per poi essere chiuso nel 2018.
Et voilà, in un fascio di luci della ribalta, è arrivato Carlo Cracco. E improvvisamente, il futuro del Pitosforo sembra nuovamente brillare di stelle.