Sfidare la tradizione è facile come bere un bicchier d’acqua: il vincitore della sesta edizione, Valerio Braschi, ha inventato un nuovo “formato” per un tradizionale piatto della cucina romana, la carbonara liquida.
La proposta culinaria è stata condivisa proprio in occasione del Carbonara Day: lo chef Braschi aveva pubblicato allora la foto di una carbonara liquida, un vero e proprio “distillato” di carbonara, una rivisitazione sotto tutti i punti di vista di uno tra i piatti simbolo della cucina italiana.
Abbiamo deciso di parlarne adesso per poter focalizzarci più sull’idea dietro la notizia e meno sul chiacchiericcio che aveva sollevato. Dopo aver proposto la lasagna in tubetto nel suo ristorante a Roma, entrata ufficialmente a far parte di una tra le lasagne gourmet “oltraggiose” della nostra classifica, chef Braschi infatti è tornato a stuzzicare i suoi followers con la sua carbonara liquida. Molti utenti hanno apprezzato il suo estro in cucina, altri hanno gridato allo scandalo e non hanno “mandato giù” questo sorso di novità.
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Ma concentriamoci sul piatto. O meglio, sul bicchiere: la carbonara liquida viene servita come uno shottino analcolico, servito in bicchieri da 50 ml. Per prepararlo, lo chef ha dichiarato di aver impiegato circa 3 ore per una porzione da 300 millilitri, distillando il tutto a bassa temperatura e sottovuoto, insieme a un preparato di zabaione al pecorino, brodo di pepe nero e crema di guanciale arrosto.
Deve essere servita come amuse-bouche, letteralmente diverti-bocca, ovvero come proposta ancora prima degli antipasti. E lo chef Braschi garantisce che non ha soltanto l’aspetto di un bicchiere d’acqua, ma anche “il peso (calorico)”: “il gusto della carbonara autentica con le stesse calorie di un semplice bicchiere d’acqua“.