Dopo la carbonara al pomodoro persino la Coldiretti si è scagliata contro il New York Times, sostenendo che: “gli USA hanno tradito il Made in Italy”.
“La carbonara al pomodoro è la punta dell’iceberg della falsificazione del Made in Italy a tavola“: così la Coldiretti ha definito la trovata del New York Times, che è scivolata sulla ricetta sacra appena qualche giorno fa. Secondo quanto affermato dalla maggiore associazione italiana degli agricoltori italiani la ricetta della “Smoky Tomato Carbonara” è “un inquietante tarocco del prestigioso piatto della tradizione popolare italiana“.
La Coldiretti non solo rimprovera il celebre quotidiano Usa di aver offeso la ricetta della carbonara, ma ci tiene a precisare anche il perché “il Made in Italy è stato tradito”: oltre al pomodoro questa versione americana utilizza anche il bacon al posto del guanciale, mentre il Pecorino Romano viene sostituito dal Parmesan, “una brutta copia Made in Usa del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano“, come sottolinea la Coldiretti.
“Nel mondo la falsificazione del Made in Italy ha superato i 100 miliardi di euro con gli Stati Uniti al primo posto”, evidenzia ulteriormente. “La Carbonara figura tra le ricette italiane più sfregiate all’estero con, ad esempio, l’abitudine di modificarla con l’impiego della panna senza il pecorino. La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine.”
Il rischio reale della “agropirateria“, si aggiunge, è che si radichi “nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili.”
A definirlo soltanto un piatto di pasta al pomodoro forse qui si rischia il linciaggio (le reazioni di sdegno non si sono fatte mancare, e mica solo dall’associazione degli agricoltori), ma da parte di Coldiretti i toni sono un po’ troppo gravosi nei confronti di quella che, in fondo, è una ricettina stupidella.
Il Parmesan, quello sì, il NYT poteva risparmiarselo.