Si tenta di combattere il caporalato nelle Langhe, con controlli a tappeto realizzati dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo, con il supporto dei carabinieri del Gruppo Tutela Lavoro di Milano. Il risultato di un’ultima importante attività di controllo nel settore agricolo nella zona piemontese celebre per il vino e non solo, ha portato alla segnalazione di una serie di irregolarità riscontrate durante l’attività di vendemmia.
In totale, su undici aziende ispezionate dai carabinieri, sei sono risultate irregolari, con otto lavoratori in nero su sessantacinque lavoratori controllati complessivamente. Un risultato neanche troppo negativo, a dirla tutta, se non fosse che stiamo parlando di un problema grosso e radicato, soprattutto nel settore agricolo, che merita di essere combattuto con forza.
Dei sei lavoratori irregolari, cinque erano stranieri privi del permesso di soggiorno (uno di nazionalità albanese e quattro Macedoni). Gravissimo un fatto in particolare, quello di una ditta che occupava il 100% dei lavoratori in nero.
Ricorrendone le condizioni di legge, sono stati adottati due provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e le verifiche, tuttora in corso, hanno fatto emergere ulteriori irregolarità quali pagamenti di retribuzioni con strumenti non tracciabili, orari di lavoro superiori a quelli registrati sul Libro unico del Lavoro, omesse visite mediche per l’accertamento dell’idoneità al lavoro, le quali condurranno alla contestazione di sanzioni per un totale di oltre € 52.000 a carico dei datori di lavoro.
[Fonte: Targato CN]