Fipe ha fatto sapere che sempre più italiani hanno deciso di festeggiare il Capodanno al ristorante. Saranno 4,6 milioni gli italiani che la notte di San Silvestro, al posto di organizzare cenoni in casa, si recheranno in ristoranti, osterie e locali vari ed eventuali per celebrare l’arrivo del Nuovo Anno. Ma come? Fino a qualche giorno fa tutti protestavano per i rincari dei ristoranti, giurando e spergiurando sul Grande Demone Culinario che mai e poi mai i ristoranti li avrebbero rivisti… e adesso tutti corrono in massa nei ristoranti?
Capodanno al ristorante per gli italiani
Secondo i dati di Fipe – Confcommercio il 2,2% in più degli italiani mangerà al ristorante la notte di San Silvestro, con una spesa che è raddoppiata, segnando un +4,6% rispetto al 2002, arrivando a quota 433 milioni di euro.
Che dopo cenoni e pranzi di Natale i cuochi amatoriali delle nostre case si siano stufati di trascorrere le festività a spignattare? È possibile. Comunque sia, nonostante ci siano più italiani disposti a mangiare al ristorante la sera di Capodanno, ecco che, per contro, è in diminuzione il numero dei ristoratori che rimarranno aperti. L’anno scorso il 59,1% dei ristoratori aveva deciso di rimanere aperto, mentre quest’anno la percentuale è scesa al 56,7%. Non è che per caso hanno preso sul serio le parole degli italiani che minacciavano di boicottarli? No, perché qualche dubbio a questo punto ci viene.
Ma torniamo seri. Sempre secondo i dati di Fipe, la maggior parte dei ristoranti offrirà solamente la cena (si parla di un 84,1%), con una spesa media di 94 euro a persona. Il restante 15,9%, invece, ha deciso di organizzare un veglione con tanto di musica e spettacoli, arrivando a 121 euro a testa.
Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi di Fipe – Confcommercio, ha spiegato che questo trend relativo alle presente al ristorante per il Capodanno 2023 è assimilabile a quello di Natale. Anche se, ammette, l’entità è minore perché più ristoranti saranno chiusi a Capodanno rispetto a Natale. Inoltre ha sottolineato come i prezzi siano aumentati moderatamente, il che significa che le imprese del settore non hanno deciso di adottare “politiche commerciali disinvolte”.
Per quanto riguarda le bollicine, il 59,7% dei ristoranti ha scelto prodotti tutti italiani, mentre un 32% offrirà sia spumante che Champagne. Solamente il 9,3% dei ristoranti offrirà esclusivamente Champagne.
E per chi, invece, si terrà ben lontano dai ristoranti e veglioni vari, preferendo optare per un cenone in casa, ecco che ci ha pensato Altroconsumo a spiegarci quanto spenderemo.