Malta ce la sta facendo a battere il Lussemburgo e diventare il primo paese d’Europa a legalizzare ufficialmente la coltivazione e l’uso ricreativo della cannabis. Il paese nord europeo lo aveva annunciato qualche settimana fa, ma probabilmente sarà l’isola del Mediterraneo ad avere una legge per prima, dato che la votazione dovrebbe avvenire in settimana: la norma prevede che i maggiorenni possano detenere fino a sette grammi di cannabis. Inoltre, i singoli privati saranno autorizzati a coltivare fino a quattro piante in casa.
Lo scopo è quello di sottrarre una grande fetta di mercato alla criminalità organizzata. Owen Bonnici, ministro per la Ricerca, l’innovazione e il coordinamento della strategia post-Covid, ha detto a Malta Today: “Non è vero che con questa legge incoraggiamo la gente a fumare cannabis. Al contrario, cercheremo in molti modi di spingere a fare scelte migliori e di trovare piacere sotto altre forme, come lo sport, la cultura o il volontariato. Ma se una persona adulta decide di fumare cannabis, noi la dobbiamo trattare appunto da adulta e darle un canale sicuro per ottenerla. Crediamo che questa via sia migliore di quella della criminalizzazione. Vogliamo ridurre la sofferenza, l’umiliazione e la privazione di altri diritti che molti consumatori di cannabis hanno sperimentato quando sono stati sottoposti ad arresto e a procedimenti giudiziari per il possesso di piccole quantità”.
Produzione e spaccio non regolamentati continuano a essere considerati reati gravi, e comunque non sarà consentito il consumo pubblico. Anche in Italia si provano a fare passi in questa direzione, con la proposta di un referendum per il quale si dovrebbe votare a breve. Secondo una recente statistica, ben un terzo della popolazione carceraria italiana è lì per reati di lieve entità legati alle droghe leggere. In Europa le leggi sono varie e spesso ambigue: in molti paesi il consumo è depenalizzato, in altri la vendita e l’uso di modiche quantità sono formalmente vietati ma di fatto tollerati (è il caso dell’Olanda), perciò il caso di Malta sarebbe il primo riconoscimento ufficiale.