L’UE deve stare attenta che il popolo francese quando si arrabbia è un attimo che imbastisce una rivoluzione. Questa volta ad essere infuriati sono i produttori di camembert, il celebre formaggio francese che, tradizionalmente, viene venduto in scatole di legno. Solo che l’UE ha deciso che quegli imballaggi non sono eco-sostenibili e la proposta fatta dalla Commissione europea in merito a tali imballaggi ha scatenato le ire dei produttori di tale formaggio.
Non toccate il camembert ai francesi
Tradizionalmente il camembert viene venduto in confezioni di legno proprio perché è un formaggio dal cuore morbido e dall’odore tipico. Proprio per conservare tutto ciò, ecco che da sempre (o quasi visto che, secondo il Times, il formaggio sarebbe stato inventato dalla casara Marie Harel a fine del XVIII secolo, mentre l’armatura in legno è arrivata solamente nel 1890) viene avvolto da queste scatole in legno.
Tuttavia se la proposta dell’UE dovesse passare ecco che questa tipologia di contenitori potrebbe diventare ben presto illegale. Già, ma a questo punto dove mettere il camembert? L’UE ha la soluzione pronta: in dei bei contenitori di plastica riciclata.
Ovviamente i produttori di formaggio sono insorti e hanno fatto notare come le scatole di legno di pioppo rimangono la soluzione migliore sia per l’ambiente che per il formaggio rispetto alla plastica.
Guilaume Poitrina, presidente della French Heritage Foundation, ha parlato di questa proposta come dell’ennesima “follia della burocrazia”. E ha spiegato che le scatole di legno, prodotte con basse emissioni di carbonio, leggere, biodegradabili e fra l’altro prodotte in loco in Francia, rappresentano una soluzione migliore per il pianeta rispetto alla plastica prodotta con petrolio saudita, trasformate in Cina usando energia elettrica a carbone, plastica che poi finirà inesorabilmente negli oceani.
A sostenere tale visione c’è anche Lacroix, l’azienda di imballaggi che produce le confezioni per la Lactalis (che rimane il più grande produttore francese di camembert a livello industriale). Claire Lacroix, l’amministratore delegato, ha a sua volta ribadito come questi imballaggi in legno leggero rappresentano lo 0,001% dei rifiuti degli imballaggi domestici. Anche accogliendo la richiesta dell’UE, attivare un programma di riciclaggio di tale confezione sarebbe troppo costoso (costerebbe 200 volte più che riciclare il vetro).
Ma non finisce qui. La proposta verrà votata in Parlamento la prossima settimana, ma pare che non interesserà i produttori di formaggi artigianali che saranno esentati, ma solo coloro che producono camembert a livello industriale come la Lactalis. I fautori di tale proposta sostengono che, così facendo, oltre ad aiutare l’ambiente, si aiuterebbe i consumatori a distinguere fra il camembert industriale e quello artigianale.
Sarà pur vero che da qualche parte bisognerà iniziare a salvaguardare il pianeta, ma dubito fortemente che la Terra verrà salvata dalla sostituzione dei contenitori in legno del camembert con quelli in plastica.