Da Cambridge arriva Vegebot, il primo robot raccogli-lattuga. O almeno: lui ci prova a raccogliere la lattuga, ma pare che ci siano delle difficoltà tecniche da non sottovalutare. Sembra, infatti, che raccogliere la lattuga sia un compito molto difficile per un robot. In effetti, fino ad oggi, non ci sono robot, macchinari o strumenti automatizzati che permettano la raccolta della lattuga iceberg.
L’Università di Cambridge ha pubblicato la ricerca inerente a Vegebot sul Journal of Field Robotics e ha poi pubblicato sul suo sito un video (che potete vedere anche su YouTube e da cui è tratta la foto di copertina) dove possiamo vedere Vegebot all’opera. Le difficoltà incontrate da Vegebot nella raccolta della lattuga sono di duplice natura. Da una parte, come accade con tutte le protesi hi-tech, il robot deve imparare la giusta manualità, cosa non semplice. Dall’altra, invece, c’è la questione del substrato: rispetto ad altri prodotti, la lattuga iceberg è difficile da raccogliere perché si danneggia facilmente.
Questo ha fatto sì che questo robot-contadino venisse dotato di diversi sistemi atti a consentire una raccolta della lattuga corretta:
- algoritmi per imparare dall’esperienza
- particolare visore per individuare il raccolto giusto su cui operare e per riconoscere la lattuga che è pronta per essere raccolta
- capacità di esaminare le condizioni del terreno
Questo perché lo scopo di Vegebot è quello di agire basandosi sulle diverse condizioni ambientali. Per ora, però, i contadini, con la raccolta manuale della lattuga, sono ancora un passo avanti rispetto al robot. Dopo essere stato messo a punto in un laboratorio, adesso per Vegebot è ora di provare sul campo, nel vero senso della parola: grazie alla collaborazione fra l’Università e una cooperativa ortofrutticola, Vegebot potrà cimentarsi nella raccolta vera e propria.
Comunque sia, Vegebot non è certo l’unico robot che sta imparando un mestiere: vi ricordate dei robot che stanno imparando a fare la pizza?
[Crediti | Daily Mail]