Paese che vai, siccità che trovi: anche la California si trova a fare i conti con un’inusuale carenza di pioggia (che poi si tratta della terza in tre anni consecutivi, quindi “inusuale” è piuttosto opinabile), definita in maniera unanime dagli scienziati come la peggiore degli ultimi 1200 anni. Motivo per cui i funzionari dello Stato hanno annunciato che i produttori agricoli locali, che fanno affidamento alle forniture dei bacini statali, riceveranno appena il 5% (anziché il 15%) in più rispetto a quanto previsto per le attività critiche.
In condizioni normale, la neve disciolta dovrebbe fornire un circa un terzo dell’approvvigionamento idrico complessivo della California, ma le previsioni attuali prevedono che la capacità del deflusso di quest’anno arrancherà appena al 57% della media storica. Il nodo della matassa, ancora una volta, è da ricercare negli eventi climatici sempre più imprevedibili: dopo un dicembre particolarmente piovoso, che ha fatto gonfiare il contenuto di acqua sotto forma di neve al 160% dei livelli normali, le temperature troppo alte stanno facendo evaporare le scorte anziché farle fluire in fiumi e torrenti.