L’altro giorno, passando vicino a viale Mazzini, ai piedi del celebre cavallo ho trovato una ventiquattr’ore abbandonata.
L’ho aperta e dentro c’era una busta colma di mazzette di banconote. Sull’involucro stava scritto “acconto cash per Fabio Fazio”. Ma pur essendo una cosa curiosa, non è questa che ha attirato la mia attenzione.
Dentro la valigetta –evidentemente di un qualche dirigente– c’era anche un foglio. E in questo foglio, il testo di un servizio del TG2 Costume e società che, leggo, andrà in onda il primo agosto.
Titolo: “CONSIGLI ALIMENTARI PER RESISTERE AL GRANDE CALDO ESTIVO”.
Dunque posso rivelarvi in anteprima queste preziose dritte che vi salveranno la vita.
CONSIGLI ALIMENTARI PER RESISTERE AL GRANDE CALDO ESTIVO
— Evitate il frico – il famoso pasticcio friulano a base di formaggio, patate e burro – di prima mattina;
— La piacevolezza dell’aria condizionata dei ristoranti non è un motivo sufficiente per passarvi l’intera giornata;
— Per quanto possa sembrarlo, il gorgonzola col mascarpone NON È un piatto rinfrescante;
— Nonostante sedersi davanti al frigo aperto sembri risolvere tutti i problemi – temperatura giusta, cibo letteralmente a portata di mano – può avere ricadute perniciose sulla bolletta elettrica;
— Nonostante permetta una perfetta respirazione dei pori, la canottiera di rete NON È adatta ai locali eleganti;
— Questa la tabella d’attesa per fare il bagno dopo il pasto, raccomandata ai fanciulli sotto i 15 anni: toast, un’ora; insalatona, un’ora e mezza; pepata di cozze, due ore; fritto di paranza, tre ore; fritto misto alla piemontese di 28 pezzi, se ne parla domani;
— Quando la zia insiste per farvi fare il tris di parmigiana, rifiutate (ma con garbo);
— La grolla è in effetti tonificante come la Redbull ma meno refrigerante;
— Bevete molta acqua ma non l’acqua che elimina l’acqua che se no è siamo da capo;
— Quando i dietologi raccomandano di “assumere molti liquidi” i superalcolici non sono in cima alla lista dei “liquidi” che hanno in mente;
— Se siete in compagnia di un anziano, evitate di organizzare un pic nic in Pianura Padana in un mezzogiorno d’agosto. A meno che non vogliate eliminarlo per qualche motivo (eredità, rancore, ricambio generazionale, semplice antipatia…).