La città di Milano è la più virtuosa per quanto riguarda il recupero di capsule di caffè esauste: stando a quanto lasciato trapelare da Nespresso nell’ambito dei risultati raggiunti nel 2021 dal programma di economia circolare ‘Da Chicco a Chicco’, infatti, il capoluogo lombardo ha recuperato 220 tonnellate di prodotto, in crescita del 28% su base annua.
In altre parole, dal report in questione emerge un’Italia decisamente attenta alle questioni ambientali, dove la tendenza alla sostenibilità pare essere sposata tanto dal cittadino quanto dalle stesse aziende: a seguire a città meneghina troviamo la Capitale, Roma, che di fatto ha incrementato i propri recuperi di capsule del 25% rispetto all’anno precedente piazzandosi sulle 200 tonnellate complessive; mentre Napoli e Palermo spiccano a causa degli incrementi più notevoli, che addirittura raggiungono le tre cifre percentuali. Nello specifico, se nel 2020 il capoluogo partenopeo è riuscito a riciclare poco più di una tonnellata di capsule esauste, nel 2021 la raccolta è cresciuta fino ad arrivare a quasi 6 tonnellate (+324%); mentre Palermo fa segnare un altrettanto rispettabile +139% equivalente a 4 tonnellate di capsule (contro i circa 1700 chilogrammi del 2020).
“Il progetto ‘Da Chicco a Chicco’ “ha anticipato il tema del riciclo di capsule di caffè, ben prima che l’argomento diventasse di rilevanza legislativa” ha commentato a tal proposito Giuseppina Carnimeo, direttore generale di Cial, partner di Nespresso. “Nespresso ha colto un’esigenza ambientale che anche i cittadini consumatori hanno poi portato all’attenzione dei governatori”. L’impegno del marchio tuttavia non finisce qui: con l’iniziativa ‘Compost in Boutique’, infatti, Nespresso donerà un sacchetto di compost da 1 chilogrammo nato dal caffè esausto a tutti coloro che, a partire da giugno e per tutta l’estate, riconsegneranno le capsule esauste nelle oltre 60 boutique dove è attivo il servizio.