Di Kopi Luwak, il caffè indonesiano più costoso del mondo, avrete già sentito parlare. Se non altro per le varie accuse che si è beccato.
Ne volete un paio? Esageratamente alla moda eppure nauseante. Oggi se ne aggiunge una terza, non proprio edificante: crudele come il foie gras.
10 euro a tazzina (anche 30 dollari nei bar alla moda di New York), 113 euro l’etto, Kopi Luwak non è noto solo per mere questioni di prezzo.
Il suo essere peculiare, molto peculiare, riguarda la provenienza della pregiata miscela.
Si ricava dalle bacche di una pianta (caffè rosso) ingerite e parzialmente espulse attraverso gli escrementi dallo zibetto delle palme, un animaletto parente della mangusta.
I chicchi risultano fermentati: in pratica il passaggio nell’apparato digerente dell’animale ne esalta il sapore, arricchendolo con note di cioccolato (ehm, ora come esco da questo discorso?)
Ma se un tempo erano i solerti contadini indonesiani a selezionare i chicchi semi digeriti, ora, con la crescita esponenziale della domanda, gli zibetti delle palme pagano le conseguenze di un business cucito sulla loro pelle.
E’ Wildlife Alliance, un’associazione che combatte il bracconaggio nelle foreste cambogiane, a lanciare l’allarme per lo sfruttamento degli zibetti da palma.
Con il consumo di kopi luwak alle stelle, specie in Giappone e Stati Uniti, gli zibetti che cadono nelle mani dei bracconieri vengono rinchiusi in piccole gabbie di legno dove, con una procedura simile al gavage, la tecnica di alimentazione forzata delle oche per ricavare foie gras, vengono obbligati a ingerire bacche del caffè in quantità abnorme.
Una specie di tortura alla caffeina che, come documentato da questo video dall’associazione animalista Peta, rende iperattivi gli zibetti che vivono in uno stato di continua eccitazione. Gli animali si feriscono rosicchiando freneticamente i propri arti, la pelliccia cresce con macchie vistose, alcuni muoiono.
Dopo aver visto il video sono in tanti in Usa a chiedere di non comprare più Kopi Luwak, come riferisce il sito Grub Street, dal conduttore televisivo Jay Leno al critico gastronomico del Washington Post.
Gli studi di alcuni ricercatori impegnati a ricreare la fermentazione che avviene nel tratto intestinale degli zibetti in laboratorio, partendo dal latte, potrebbe rappresentare una soluzione.
[Crediti | Link: Dissapore, Grub Street, Usa Today]