Altro passo nell’iter di candidatura del caffè espresso a patrimoni immateriale dell’Umanità dell’Unesco: nella giornata di ieri mercoledì 23 marzo, infatti, è stato presentato il ministero delle Politiche Agricole ha ricevuto il dossier ufficiale intitolato “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”. Dossier che, tra l’altro, nasce dall’unione di due precedenti in modo da giungere a una candidatura più organica.
Tempo fa, infatti, vi raccontammo di come i protagonisti della candidatura portata al Mipaaf fossero di fatto due: il rito e l’Arte del Caffè Espresso Italiano e La cultura del Caffè Napoletano tra Rito e Socialità. Ora che questi sono stati uniti in un unico dossier grazie a un lavoro di solidarietà e intesa tra i due microcosmi, la Commissione Nazionale Italiana procederà in data 29 marzo a esaminarlo e decidere formalmente se inoltrare la candidatura a Parigi in modo da ottenere l’iscrizione al sito Unesco.
“In questo particolare momento in cui abbiamo bisogno di ritrovare la socialità e la convivialità”, ha commentato a tal proposito il presidente del Consorzio di tutela del caffé espresso italiano tradizionale, Giorgio Caballini di Sassoferrato “confidiamo che questo progetto che sta procedendo da svariati anni speriamo possa arrivare all’aspirato risultato e che la Commissione nazionale italiana dell’Unesco lo possa passare a Parigi”.