Il caffè è tornato sul bancone e le tavolate al coperto per 3,1 milioni di italiani che abitano in Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise dove sparisce anche il coprifuoco e sono anticipate le riaperture delle attività previste tra il 1 giugno e il 1 luglio.
E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti sugli effetti del passaggio in zona bianca delle prime tre regioni alle quali potrebbero seguire dal 7 giugno Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria e poi il 14 giugno Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Trento.
“Se la possibilità per residenti e turisti di godersi le consumazioni al bancone e di pranzare e cenare all’interno dei locali si estenderà all’intera Penisola dal primo giugno, nei 22mila bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi presenti in Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise colorate di bianco – sottolinea la Coldiretti – si potrà anche superare il limite di 4 posti per tavolo e quello del coprifuoco ma aperture sono previste anche per matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso”.
Si tratta di un obiettivo che entro metà giugno verrà raggiunto da quasi 7 italiani su 10 (69%) per un totale di 40,9 milioni di persone si troveranno in zona bianca con il livello minimo di restrizioni, secondo le analisi della Coldiretti.
“Un via libera atteso per la popolazione residente ma – precisa la Coldiretti – anche per sostenere il turismo nazionale e straniero con l’arrivo del green pass particolarmente rilevante nelle regioni interessate al cambio di colore.
Il cibo infatti – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per street food o specialità enogastronomiche”.