Burger King in Belgio reclama nientemeno che una stella Michelin. La trovata pubblicitaria scherza – ma non troppo – sullo sdoganamento degli hamburger come cibo “gourmet”, soprattutto dopo che uno dei cuochi più celebri del mondo, René Redzepi, ha riconvertito temporaneamente in tempi di Covid il suo famosissimo ristorante Noma, iniziando a servire hamburger e patatine.
Così, Burger King Belgium ha deciso di scherzare con la Guida Rossa, rivendicando ufficialmente l’attenzione degli ispettori Michelin in occasione del lancio di un nuovo panino, il Master Burger. In una lettera aperta pubblicata sulla stampa, il Ceo del marchio Kevin Derycke si rivolge proprio a loro: “avete molti ristoranti nella vostra guida che offrono piatti pronti in cinque minuti, tutti garantiti senza prenotazione con 3 mesi di anticipo?”, scrive il Ceo di Burger King.
“Sì, lo ammettiamo, la stella non fa rima con Burger King”, hanno l’umiltà di dire nella lettera, prima di decantare le virtù del loro nuovo hamburger e di rivolgersi direttamente agli ispettori Michelin “è ora di porre fine a questa attesa durata 66 anni e tre paragrafi”, chiudono, “Ci meritiamo questa piccola stella, giusto?”.
E lanciano anche una petizione su Change.org per chiedere la loro attenzione: che però, bisogna dire, non ha un grande successo fino a oggi: lanciata cinque giorni fa, ha raccolto a ora poco più di 250 firme.