Sta facendo discutere una sospetta abitudine di Burger King: negli USA stranamente il menu più economico non si vede e ci si dimentica di proporre l’opzione del menu piccolo. Ma un cliente non ci sta e solleva il caso a livello nazionale.
L’uomo si chiama Glen Tharp. Un giorno è andato ad ordinare un menu in un Burger King di Houston. Arrivato qui, l’addetta agli ordini gli ha chiesto automaticamente se volesse il menu medio o grande. Al che Tharp gli ha risposto che voleva il menu numero 6. L’addetta, allora, ha ripetuto con tono più alto se volesse il medio o il grande.
Tharp ha spiegato a Click 2 Houston, un giornale locale, che avrebbe potuto chiedere subito un menu piccolo. Tuttavia il fatto che Burger King non abbia menzionato sin da subito la possibilità di avere il menu più piccolo ed economico, sembra quasi un modo per ingannare i clienti, costringendoli a prendere menu più grandi anche quando non necessari.
Secondo Tharp è una mossa scorretta da parte del colosso dei fast food. Click 2 ha spiegato che la differenza fra un menu piccolo e un menu medio è di soli 54 centesimi. Ma per Tharp è il principio che conta.
Così una giornalista di Click 2 ha voluto provare a sua volta. Si è recata in sette diversi locali di Burger King sparsi nell’area di Houston e ha ordinato un menu 1. In cinque ristoranti i dipendenti le hanno chiesto correttamente se volesse il menu 1 piccolo, medio o grande. Ma in due sedi, di nuovo il menu piccolo non è stato menzionato. Alla precisa richiesta se fosse disponibile il menu economico, il dipendente ha poi risposto affermativamente.
Così Click 2 ha inviato un’email a Burger King chiedendo spiegazioni, ma finora non ha ottenuto risposta. Nel frattempo il giornale ha raccomandato ai clienti di controllare le ricevute per assicurarsi che non gli vengano addebitati menu non richiesti. Secondo il giornale, infatti, se il dipendente non chiede quale dimensione di menu uno voglia, ecco che, automaticamente, dovrebbe venire servito il menu piccolo.
[Crediti | The Take Out]