Nelle scorse ore è andato virale un episodio che vede protagonisti un anziano medico di Merate e una giovane paziente che lo ha segnalato. Perché? Sul referto, il professionista settantenne ha riportato “morso di cane buongustaio” dopo aver assistito la ragazza recatasi al Pronto Soccorso con un profondo morso sulla natica.
Tra la parte di mondo che ride della vicenda (“che medico simpatico!”) e l’altra che ritiene esagerata l’indignazione della giovane paziente (“era un apprezzamento per sdrammatizzare!”), cerchiamo di fare il punto della situazione. Sperando che metta d’accordo tutti all’unanimità.
Aggredire una natica (femminile) è da buongustai
Si tratta di un commento molto fisico, quello del dottore: parla di una parte intima e passa il concetto di come darle un “bel morso” sarebbe un godimento da buongustai, persino per un cane. Già il contesto è delicato: medico settantenne, Pronto Soccorso di notte, paziente di 28 anni, dolore per la gravità del morso, natiche esposte – necessariamente. Trovarsi un medico burlone di turno che cerca di distrarre durante la visita è un conto, ben altro è trovare un medico che fa apprezzamenti insistenti e fuori luogo.
Apprezzamenti verbali, dal “non ti ho riconosciuta perché ho visto solo l’altra faccia” a conclusione della visita, al “facciamo un bel regalo anche al medico di base” quando la indirizza per rimuovere i punti, passando per il già citato “cane buongustaio” scritto per sfida (“pensa che non ho il coraggio di scrivere che il cane è un buongustaio?”) – ricordiamoci che il referto è un documento ufficiale e non un post-it con la lista della spesa.
Chiaro come quella frase riportata nero su bianco sia quindi solamente la prova finale di un atteggiamento sbagliato, mantenuto per tutta la visita medica. La ragazza dichiara di non esserne rimasta sconvolta, ma ha deciso di segnalare l’accaduto all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico) perché al suo posto sarebbe potuta capitare una ragazzina, e perché il medico ha approfittato della propria posizione.
Parla l’ASST di Lecco
Il Direttore Generale ASST di Lecco Paolo Favini ha dichiarato: “in qualità di Medico e di Direttore Generale della ASST di Lecco, porgo le mie sentite scuse alla Signora per quanto accaduto durante il suo accesso al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Merate, avvenuto nella notte del 25 luglio”. Il medico è stato contestato alla Società da cui dipende e al momento, a titolo cautelativo, non effettua più alcun servizio presso il Pronto Soccorso. Sarà infine l’Ordine dei Medici a fare le dovute valutazioni deontologiche.
Fonti e immagine: repubblica.it/open