Con l’avvicinarsi della fine dell’anno incombe sempre più anche la fine della concessione triennale che Nestlé aveva dato a Buitoni per la produzione di pasta secca e prodotti da forno: a partire dal 2022, infatti, il marchio verrà sostituito da quello di Dalverde.
Non si tratta, a rigor del vero, di una novità: la concessione di cui vi abbiamo parlato poco fa era di fatto la seconda (la prima era di durata decennale), e da tempo la Nestlé aveva manifestato la volontà di voler sostituire il marchio di Buitoni. Il dottor Angelo Mastrolia, numero uno di Newlat (azienda agroalimentare che tra i suoi marchi annovera sia Buitoni che Dalverde), si è premurato di precisare che al momento la realtà industriale di Sansepolcro (comune toscano in cui, nel 1827, nacque il marchio Buitoni) sta proseguendo regolarmente. “Tuttavia, dal momento che la scritta Buitoni si ‘separerà’ da Sansepolcro, ho ritenuto giusto dover informare anche sui risvolti in negativo che potrebbero manifestarsi per i volumi produttivi, ma cerchiamo di lavorare per mitigare questo rischio”, ha poi aggiunto.
La priorità di Newlat è quella di fare in modo che la vicenda possa procedere al meglio, ma il dottor Mastrolia è fiducioso che le preoccupazioni legate per l’evoluzione dei mercati si risolveranno senza problemi. “La fabbrica di Sansepolcro è solida, non vi sono situazioni di criticità”, ha spiegato. Per i cittadini di Sansepolcro, tuttavia, la questione è probabilmente soprattutto affettiva.