Tutti abbiamo un sogno nel cassetto. Quello di Budweiser pare che sia quello di diventare il re della birra analcolica. Ok, lo so, eresia assoluta, abbiamo usato le parole “birra” e “analcolica” nella stessa frase, ma siate clementi, avrebbe potuto essere peggio: in sottofondo avremmo potuto metterci Last Christmas (a proposito, come sta andando il Whamageddon quest’anno?). Ma torniamo a Budweiser, che da Re delle Birre a Re delle birre analcoliche è un attimo.
Budweiser e quella passione per le birre analcoliche
Voi ci ridete e scherzate sopra, ma il segmento della birra analcolica è uno di quelli a crescita maggiore. Non a caso Budweiser sta investendo tanto della sua Budweiser Zero, aprendo la piattaforma anche i birrifici artigianali. Questo almeno secondo quanto rivelato da Robert Ottenstein di Evercore ISI. Ottensterin ha deciso di condividere una nota in merito a una presentazione della scorsa settimana tenutasti da AB-InBev. Durante tale presentazione si è proprio discusso dei segmenti di maggior crescita, come quello dei seltzer e della birra analcolica.
Secondo Ottenstein, gli stigmi dietro la birra analcolica da parte dei consumatori sono diminuiti, soprattutto in Europa. Tuttavia la tendena a non condannare più le birre analcoliche sta prendendo piede anche negli Stati Uniti. Budweiser Zero, che non contiene alcol, ha fatto il suo debutto nell’estate del 2020.
Le vendite totali in dollari di bevande analcoliche negli Stati Uniti sono arrivate a 395 milioni di dollari, con un aumento del 20,6% su base annua, almeno fino ad agosto 2022 secondo i dati di NielsenIQ. La birra analcolica rappresenta l’85,3% delle vendite totali, con un mercato di 328,6 milioni di dollari.
Secondo NielsenIQ, i consumatori più giovani della Gen Z sono meno interessati a bere alcolici rispetto alle generazioni precedenti. A questo bisogna aggiungere anche la campagna salutistica messa in atto un po’ dappertutto contro le bevande alcoliche.
Per quanto riguarda AB-InBev, il suo segmento Beyond Beer, quello formato dagli hard seltzer e dalle alternative analcoliche alla birra, ha visto le vednite aumentare del 10% rispetto a un anno fa. Michel Doukeris, il CEO di AB-InBev, ha poi invitato tutti a provare la Budweiser Zero: secondo lui è “incredibile”.
Un pensiero errante: ma se Budweiser, sponsor dei Mondiali di Calcio in Qatar, avesse portato più birra analcolica, il governo del Qatar avrebbe osteggiato comunque la vendita di birra negli stadi o avrebbe concesso di venderla? Comunque sia adesso ci aspettiamo che Budweiser mantenga la promessa: la birra invenduta verrà regalata alla squadra vincitrice.