Per la prima volta in 37 anni, il marchio di birra Budweiser non sponsorizzerà con la sua tradizionale parata di cavalli il più importante evento sportivo americano, il Super Bowl, e utilizzerà i suoi spazi commerciali per promuovere il vaccino anti Coronavirus.
Dopo le rinunce e i ridimensionamenti della sponsorizzazione del Big Game fatti da Coca Cola e da Pepsi, ora arriva anche l’annuncio di Budweiser. Il colosso della birra americano ha infatti deciso di utilizzare il budget per i suoi slot commerciali (pare circa 5,6 milioni di dollari) per supportare la “consapevolezza critica sul vaccino Covid-19”, con donazioni e future campagne pubblicitarie, come fa sapere la società.
Parte del tempo di trasmissione pubblicitario pianificato da Budweiser quest’anno sarà dunque assegnato all’Ad Council e alla Covid Collaborative’s Vaccine Education Initiative, mentre per il resto Budweiser userà i suoi quattro minuti di pubblicità per promuovere la Bud Light e la Bud Light Lemonade Seltzer, anche questo un segno importante dei tempi ormai cambiati. Un tempo, il Super Bowl era l’emblema stesso del testosterone americano, altro che hard Seltzer e birra Light.
In questo strano Super Bowl 2021, dunque, non ci saranno i celebri cavalli Clydesdal, la cui parata era diventata ormai da tempo sinonimo di birra Budweiser. Almeno, non quelli ufficiali. C’è infatti un altro marchio di birra che, con il suo spot, pare essersi preso gioco dei celebri cavalli del colosso di AbInBev.
È Boston Beer, che ha acquistato (alla cifra di 770.000 dollari, secondo il The Wall Street Journal) trenta secondi per il suo spot intitolato “horses”, in cui dei cavalli molto simili ai Clydesdal della Budweiser vengono slegati dal carro e iniziano a correre impazziti facendo danni per tutta la città. Una guerra senza esclusione di colpi, insomma: in fondo il Super Bowl è sempre il Super Bowl, e quello che conta in una competizione è vincere.
[Fonte: CNN | Immagine: Wikipedia]