Bud Light punta sul SuperBowl per risollevare la reputazione

Bud Light le prova proprio tutte per tornare sul trono della birra più venduta in America.

Bud Light punta sul SuperBowl per risollevare la reputazione

Diciamoci la verità – a prescindere dal risultato ci sentiamo in dovere di premiare l’impegno. Dopotutto, non sarebbe forse più salutare fare proprio così? Imparare a valutare il successo non sulla base dei risultati, che sono sfuggenti e spesso al di fuori del nostro diretto controllo, ma piuttosto dello sforzo compiuto. Ecco, gli amici di Bud Light si meritano almeno un plauso: dopo un anno da incubo, indelebilmente macchiato da un crollo verticale delle vendite a causa della collaborazione con  l’attivista transgender Dylan Mulvaney, ecco che la birra preferita dall’americano medio le prova tutte per riavvicinarsi al suo pubblico storico.

E badate bene, per “tutte” intendiamo davvero tutte. Vi facciamo qualche esempio: il primo tassello dell’operazione “rifacciamoci il look, ma non il trucco che quella è una parola che spaventa i nostri clienti” è stata quella di assumere come nuovo volto del brand un comico licenziato per battute razziste. Non male. Poi proviamo a farci amico il Donaldone nazionale: che potrebbe andare storto? Infine l’ultimo dettaglio – uno spot per lo spettacolo del SuperBowl. È praticamente già fatta, dai.

Un premio alla tenacia

bud light

Siamo certi che ci sarà almeno qualcuno che, nel leggere l’apertura di articolo, sarà caduto dal proverbiale pero. Ma come “anno da incubo”? Ve la facciamo breve – lo scorso anno Bud Light annunciò, come già accennato, una collaborazione con l’attivista transgender Dylan Mulvaney scatenando di fatto l’ira dei suoi clienti più fedeli.

Bud Light gate: se il tuo target è omofobo, rifarsi l’immagine serve solo a non vendere Bud Light gate: se il tuo target è omofobo, rifarsi l’immagine serve solo a non vendere

La collaborazione ha innescato un boicottaggio su scala nazionale, un taglio di quasi un terzo degli utili, un crollo in borsa, la nascita di competitor agguerritissimi, interi lotti invenduti o ignorati (persino quando tali lotti erano offerti gratis), l’avanzare dell’ombra di decapitazioni di alto profilo e il licenziamento di centinaia di lavoratori. Un gran pasticcio, insomma.

Il che ci porta a noi, e all’idea di assicurarsi un sessanta secondi di spazio durante l’evento televisivo più seguito dagli amici a stelle e strisce – ossia il SuperBowl, ovviamente. La pubblicità in questione, stando a quanto lasciato trapelare, sarà incentrata su un gruppo di amici che incontrano una sorta di genio della lampada in versione brassicola che esaudirà tutti i loro desideri, compreso quello di fare apparire dal nulla della Bud Light.

Il cast è quello delle grandi occasioni: ci sarà l’Hall of Famer della NFL Peyton Manning, il rapper Post Malone, il CEO dell’UFC Dana White e diverse altre stelle – tutto con l’obiettivo di “lavarsi” la reputazione e tornare, perché no, sul trono della birra più venduta d’America. Staremo a vedere.