Bruxelles, i giovani si schierano contro la violenza sessuale nei bar

A Bruxelles i giovani militanti dell'Unione femminista inclusiva autogestita protestano contro gli episodi di violenza sessuale nei bar.

Bruxelles, i giovani si schierano contro la violenza sessuale nei bar

A Bruxelles i giovani militanti dell’Ufia (Unione femminista inclusiva autogestita) si stanno mobilitando per lottare contro gli episodi di violenza sessuale praticate nei bar protagonisti della movida notturna, dove le vittime vengono drogate e poi abusate, e in particolare per schierarsi in protesta alla mancata presa di posizione (e di azione) da parte delle autorità locali.

bar

Una protesta che, per ovvie similitudine, ricorda quella di un paio di settimane fa nel Regno Unito. Anche qui l’obiettivo è il sacrosanto diritto di godersi la serata in sicurezza, ottenibile – secondo le proposte dell’Ufia – attraverso l’introduzione di misure concrete ed efficaci. Misure che non hanno nulla a che vedere, ad esempio, con la proposta di alcuni di creare un’etichetta “sicura” per i locali notturni, in modo da riconoscere con un semplice sguardo gli stabilimenti più pericolosi. “Non è una soluzione a lungo termine né una soluzione al problema, poiché tutti gli stabilimenti devono essere sicuri, non solo alcuni che decidono misure minime per ottenere l’etichetta”, spiega infatti Victoria, una dei membri dell’Unione, che poi attacca: “Non vogliamo più telecamere, che registrino immagini che potrebbero essere usate contro le vittime, né vogliamo dover pagare per la protezione dei nostri bicchieri: sono misure futili, infantili e inefficaci”.

Al momento non sono ancora state organizzate nuove proteste, ma Victoria è determinata a continuare ad agire finché non saranno adattate misure più concrete volte alla risoluzione del problema. E, nel frattempo, si augura che il movimento superi i confini nazionali del Belgio e ispiri nuove proteste, laddove sono necessarie.