Dai tavoli dei Frecciarossa a quello a cui siederanno i potenti del globo terracqueo: al vino di Bruno Vespa è stato affidato l’onore e l’onere di soddisfare i palati dei leader mondiali, attesi a Brindisi per il G7. Una responsabilità condivisa con molte altre etichette, è chiaro: in ogni caso, la presenza di Vespa Vignaioli – questo l’eloquentissimo nome della cantina del giornalista – ha fatto alzare qualche sopracciglio.
Non è la prima volta che il vino dello storico conduttore di Porta a Porta conquista l’alloro della cronaca, e soprattutto non in tempi strettamente recenti. Il primo capitolo, se così vogliamo definirlo, risale a un paio di mesetti fa circa: durante l’ultima puntata del suo programma, Vespa aveva preso a discutere del futuro del vino in compagnia di Riccardo Cotarella, famoso enologo di fama internazionale. Vespa che, oltre a essere conduttore, è anche per l’appunto produttore; e che parla di vino sulla televisione pubblica assieme al proprio enologo: non notate qualcosa che stride, in tutto ciò?
Il menu della cena del G7, oltre ai vini di Bruno Vespa
Ma torniamo a noi: ad attendere l’approdo dei leader mondiali a Brindisi ci sarà una cena tutta pugliese, offerta dallo stesso presidente della Repubblica. Stando a quanto lasciato trapelare il menu sarà a base di pesce e verdure, con l’intero pasto che dovrebbe consumarsi in quarantacinque minuti complessivi, a cui sono da sommare altri quindi per l’aperitivo di benvenuto.
Aperitivo in cui ben figura, secondo quanto riportato da La Repubblica, lo scorfano di Torre Guaceto con erbe aromatiche, barattieri e pomodorini e soprattutto annaffiato dai vini scelti: Franciacorta “Annamaria Clementi” – Ca’ del bosco ’15 Fiano – Tenuta Bocca di Lupo Furia di Calafuria – Masseria Maime Moscato di Trani “Estasi” – Franco Di Filippo.
Anche il resto delle cene che avranno luogo durante il resto della tre giorni si comporranno di un menu dalla matrice esclusivamente pugliese; così come saranno di estrazione locale i vini serviti. Le voci parlano di cantine come Tenuta Rubino di Brindisi, o – per l’appunto – Vespa Vignaioli.
A scanso di equivoci va fatto chiaro che la tenuta di Bruno Vespa è di fatto in Puglia, e più precisamente fuori da Manduria: l’appartenenza geografica è sufficiente per finire sulle tavole del G7, o c’è qualcosina in più? Chissà: quel che è certo è che lo stesso giornalista ha voluto sottolineare che “durante il G7 verranno serviti 32 vini di altrettante cantine pugliesi”.
“Nella cena in cui verrà offerto il Donna Augusta saranno presenti altri cinque vini pugliesi di grande qualità” ha proseguito Vespa. “Donna Augusta, uno dei bianchi più premiati, è presente da tempo nella carta di Borgo Egnazia che per l’occasione è stata integrata a titolo gratuito”.