Bruno Barbieri, il super chef che ordina i centrifugati per cromie

Gusto? Macché. Sapore? Ma non fateci ridere: quel che conta, quando si parla di centrifugati a colazione, è il colore. Parola di Bruno Barbieri.

Bruno Barbieri, il super chef che ordina i centrifugati per cromie

Anche (e soprattutto) l’occhio vuole la sua parte: quando si parla di cucina, è chiaro, ma persino quando si parla di hôtellerie… Ma il gusto non dovrebbe essere più importante? Lo chiediamo a Bruno Barbieri, che ha da poco festeggiato il semaforo verde alla nuova stagione di 4 Hotel: siamo appena alla prima puntata, ed ecco che sulle praterie dei social già fioccano i commenti di chi – e citiamo direttamente – prenderebbe il nostro protagonista “a pedate”. Ma che ha fatto, stavolta?

La clip incriminata, per così dire, è stata puntualmente caricata sul canale Instagram del programma. Siamo nel sud della Sardegna: Barbieri e concorrenti sono seduti a ordinare la colazione. Non manca quel poco di pruriginosità che rende la trasmissione degna di essere vista… Ma c’è anche un dettaglio che in qualche modo ci lascia intendere come ragiona un grande chef. Piccolo spoiler: il sapore, a quanto pare, è argomento secondario.

Gusto? Macché!

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Omelette? No, ci spiace: “Non abbiamo la cucina del ristorante”, spiega la cameriera. Barbieri reagisce con quella spocchia un po’ posticcia che, quando veste i panni del protagonista di 4 Hotel, è di casa: “Ahi ahi ahi” mormora, sistemandosi il colletto della camicia. Non c’è problema, si prova di nuovo. Toast? Ehm, purtroppo no. Ma che si può ordinare, dunque?

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L’aiuto arriva dalla stessa cameriera: “Abbiamo anche a disposizione, se può interessarvi, delle centrifughe…” Barbieri non la lascia finire, e si avventa sull’opzione con un predatore farebbe con la propria preda: “Oh, wow! Allora quattro centrifughe con colori diversi, e tutte con all’interno un profumo di zenzero”. Notate nulla di strano?

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Barbieri ordina i centrifugati per colore: poco importa del gusto, l’importante è evidentemente che la giornata inizi con un’arcobaleno ben piazzato sul tavolo della colazione. La cameriera si dilegua poco dopo: l’unica indicazione sul gusto dei centrifugati in questione, di fatto, rimane quel “profumo di zenzero” che legge più come un’aggiunta che una caratteristica definitoria. Ma d’altronde che ne possiamo sapere, noialtri? Mica siamo super chef, e dunque ci limitiamo a indicare quello alla fragola, all’anguria, alla banana.