Cibo e bevande esportate dal Regno Unito in costante diminuzione: effetto della Brexit e della pandemia insieme, nel 2020 c’è stato un calo di quasi il 10% rispetto al 2019, secondo un rapporto di Santander UK e Food and Drink Federation (FDF). Le esportazioni verso i mercati UE ed extra UE sono diminuite rispettivamente dell’8,0% e del 12,1%. Anche la maggior parte dei primi 10 prodotti esportati dal Regno Unito è diminuita a causa della pandemia. Forte il calo del volume dei primi tre prodotti del Regno Unito: whisky (-13,7%), cioccolato (-2,3%) e formaggio (-7,5%). E all’inizio del 2021 il dato negativo sull’export si era confermato e rafforzato.
Nonostante ciò, le vendite di carne suina nei mercati dell’UE e non UE sono aumentate in volume del 6,2% nel 2020, per un valore totale di 629,7 milioni di sterline. Anche le vendite di cereali per la colazione sono aumentate in volume del 12,6% con il mercato principale rappresentato dall’Irlanda. FDF e Santander UK accolgono con favore le recenti iniziative del governo per aiutare gli esportatori britannici, inclusa la creazione di quattro poli commerciali e di investimento da parte del Dipartimento del commercio internazionale (DIT). Tuttavia, FDF ha affermato che si può fare di più per garantire agli esportatori di alimenti e bevande del Regno Unito tutto il supporto di cui hanno bisogno, come l’istituzione di un Food and Drink Export Council per colmare il divario critico nel supporto specialistico per gli esportatori di alimenti e bevande che esiste in Inghilterra.
[Fonte: Agriland]