La Brexit frena le importazioni del cibo Made in Italy.
Se nei primi mesi del 2019 c’è stata la corsa a l’export dei prodotti alimentari Made in Italy per fare scorta di cibi e bevande italiane prima dell’arrivo dei dazi e di tutti gli ostacoli amministrativi segnati per la fine di marzo, oggi la situazione è stagnante con un 17,1% di calo dell’export in Gran Bretagna a causa della svalutazione della sterlina legata alla Brexit.
A segnalare questo crollo delle importazioni alimentari è la Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi al mese di giugno, secondo i quali “a risentire delle tensioni tra Londra e la Unione Europea è anche l’intero export tricolore, che cala del 2,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.”
Senza precisi accordi tra il Regno Unito e l’Unione Europea nei prossimi mesi la situazione potrebbe peggiorare.
Infatti, denuncia la Coldiretti – in caso di No Deal con l’arrivo di dazi e ostacoli amministrativi alle esportazioni, ai quali si andrebbero a sommare i problemi per la tutela giuridica dei marchi dei prodotti alimentari italiani più conosciuti, che senza protezione europea rischiano di subire la concorrenza sleale dei prodotti di imitazione da paesi extracomunitari, oltre al pericolo che si affermi una legislazione sfavorevole al cibo tricolore in Gran Bretagna che è il quarto cliente dell’ Italia nel settore.-
La situazione resta quindi molto delicata e senza accordo molti cibi non potranno più essere acquistati nel regno Unito.
[fonte: Coldiretti.it]