Per quanto riguarda la Brexit è stato raggiunto un accordo commerciale fra UE e Gran Bretagna: non ci saranno dazi e quote per il Made in Italy. In extremis, alla fine i negoziati hanno raggiunto un compromesso con accordi di libero scambio. Non ci sarà dunque nessun “no deal” commerciale. Questi accordi entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2021, quando finirà la fase di transizione post Brexit.
Grande soddisfazione da parte di Teresa Bellanova, la quale spiega che, in questo modo, l’Italia potrà continuare ad esportare prodotti agroalimentari senza l’imposizione di dazi e quote. E’ stata anche garantita la tutela delle indicazioni geografiche protette esistenti al 31 dicembre 2020, mentre si continuerà a lavorare per fornire adeguata protezione anche alle future IG.
Parole di sollievo anche da Coldiretti, la quale, dal canto suo, ha sottolineato che in questo modo verranno salvati 3,4 miliardi di cibo Made in Italy esportati nel Regno Unito. La Gran Bretagna è il quarto partner commerciale dell’Italia per quanto riguarda cibo e bevande, preceduta solamente da Germania, Francia e Stati Uniti.
Sulla stessa linea anche Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari che ricorda come il mercato britannico sia uno degli sbocchi fondamentali per i vini, l’olio, i formaggi e l’ortofrutta italiani.
Luigi Scordamaglia di Filiera Italia si allinea alla soddisfazione generale, ma auspica anche che adesso vengano maggiormente definiti i dettagli relativi al level playing field. Il riferimento è al rispetto della normativa comunitaria da parte della Gran Bretagna, la quale potrà continuare a esportare i suoi prodotti nel mercato UE.