BrewDog ha chiuso un altro locale a Londra, sempre per colpa del caro bollette

BrewDog, colosso inglese della birra artigianale, ha chiuso un altro locale londinese: i costi di gestione erano troppo alti.

BrewDog ha chiuso un altro locale a Londra, sempre per colpa del caro bollette

La crisi dell’ospitalità continua a imperversare in quel d’Oltremanica: a trovarsi nella posizione di dovere tagliare i costi è ancora una volta BrewDog, celebre birrificio inglese, che ha recentemente annunciato la chiusura di un altro locale londinese imputando, come principale causa, proprio i costi di mantenimento eccessivamente alti e la diminuzione del traffico di affari.

La taproom di Hawkes – questo il nome del locale in questione -. stando a quanto dichiarato dalla stessa BrewDog, è quello situato nel quartiere di Bermondsey, nelle frange più meridionali di Londra, e oltre a fare da punto vendita era anche un sito di produzione per il sidro. Produzione che, è bene notarlo, in seguito alla chiusura del sito verrà trasferita nella principale distilleria del marchio a Ellon, in Scozia.

Tempi complicati per i pub inglesi: il caso di BrewDog

birra

Non si tratta affatto, come abbiamo lasciato intendere in apertura di articolo, della prima volta che BrewDog si trova a dovere chiudere alcuni dei suoi numerosi locali a causa della congiuntura economica negativa. La dura legge del numero, d’altro canto, non ammette scuse: quando la colonna del rosso finisce per torreggiare su quella in verde, non resta che mutilare la “parte malata” e portare a casa il salvabile. Poco più di un anno fa, rimanendo in questo contesto, il colosso inglese della birra artigianale si trovò a chiudere ben sei locali nel Regno Unito, di cui tre situati a Londra e tre in Scozia.

L’ultima trovata di Amouranth è una birra creata con i batteri della sua vagina L’ultima trovata di Amouranth è una birra creata con i batteri della sua vagina

L’inflazione dilagante, l’impennata dei costi dei servizi pubblici e le incessanti pressioni sul costo della vita – questa la lista degli ormai famigerati sospetti che, da più di un anno a questa parte, hanno innescato la nerissima crisi del settore dell’ospitalità dall’altra parte della Manica – una crisi che, secondo i dati della scorsa primavera, ha portato più di dodici attività al giorno a chiudere la serranda nello spazio dell’ultimo anno.

Ma non divaghiamo, e torniamo alla taproom di Hawkes e al suo sidro: BrewDog aveva acquistato una quota di maggioranza nell’aprile del 2018 per aiutare l’azienda a espandersi su scala internazionale, e come accennato la chiusura del locale non andrà a interferire con la produzione in sé – tanto che la stessa azienda ha dichiarato che spera, nel futuro prossimo, di aprire un altro locale dedicato al sidro in un’altra zona di Londra.

In altre parole, per quanto la notizia sia negativa, poco dovrebbe cambiare per il sidro di Hawkes, che rimarrà “saldamente parte della famiglia di BrewDog”, ha assicurato un portavoce aziendale. “Il sidro continuerà a essere disponibile nei bar BrewDog, nei punti vendita on-trade e online, e stiamo lavorando con un partner per la produzione con cui abbiamo costruito una forte rapporto con gli ultimi anni”.