Andiamo in Brasile perché qui il Ministero dell’agricoltura, dell’allevamento e degli approvvigionamenti (MAPA) ha annunciato che potrà riaprire quel birrificio che era stato chiuso dopo che 10 persone nel 2020 erano morte a causa della birra contaminata da glicole dietilenico.
Il birrificio in questione, il Cervejaria Backer, è stato, infatti, autorizzato a riprendere la produzione e la vendita nello stabilimento di Belo Horizonte. Nel 2020 lo stabilimento era stato chiuso dopo che le analisi avevano confermato la presenza di glicole dietilenico in diversi lotti delle birre Backer.
Anche l’Anvisa, l’Agenzia di regolamentazione sanitaria brasiliana, aveva vietato la vendita di alcune birre a marchio Backer. Dieci persone, infatti, erano morte e decine di altre erano state colpite da sintomi come cecità e paralisi facciale.
A causa dell’accaduto, i pubblici ministeri avevano sporto denuncia contro 11 persone in relazione all’incidente. Adesso, il prossimo mese, dovrebbero cominciare le udienze in tribunale.
Nel frattempo il birrificio ha provveduto a sostituire il liquido refrigerante a base di glicole che utilizzava durante il processo di produzione della birra con una soluzione idroalcolica. La birra attualmente è in corso di produzione dal novembre 2021: settimanalmente i prodotti sono stati sottoposti all’attenzione del MAPA e ogni lotto è stato analizzato.
Visti i risultati positivi, ecco che adesso il birrificio potrà nuovamente vendere le sue birre. Anche Cervejaria Tres Lobos, la società responsabile del marchio Backer, ha spiegato che le autorità hanno monitorato la produzione e hanno confermato la riapertura in quanto tutti i criteri tecnici e legali sono stati soddisfatti.
Ecco il post di Instagram con il richiamo: