Brad Pitt lancia Petit Fleur, il suo Champagne più “accessibile”

Brad Pitt delizia il mondo, oltre che con la sua presenza, anche con uno nuovo champagne, il Petit Fleur. E promette che sarà più "accessibile", bontà sua

Brad Pitt lancia Petit Fleur, il suo Champagne più “accessibile”

Udite, udite: Brad Pitt lancia sul mercato un nuovo champagne, il Petite Fleur, cugino del suo Fleur de Miraval, ma promette che sarà più “accessibile”. Oh, beh, grazie, ringraziamo per cotanta premura. Solo tre anni fa l’attore aveva lanciato il Fleur de Miraval, ottenendo un successo che in pochi si aspettavano. Anche perché Chateau Miraval è attualmente l’unica azienda vinicola in Francia che si dedica totalmente solo allo champagne rosè.

E adesso arriva il Petite Fleur, cuginetto del ben più noto Fleur de Miraval, con il quale però condivide la sfumatura di colore rosata e note fresche di fiori primaverili.

Quando arriva sul mercato il Petit Fleur di Brad Pitt?

Petit Fleur Miraval

 

 

Mentre la nostra anima gossippara si chiede cosa ne pensi Angelina Jolie di questo nuovo champagne (delle beghe legali fra Brad Pitt e Angelina Jolie per la questione Chateau Miraval ne abbiamo già ampiamente parlato in passato. Tanto per dirne una: ultimamente Angelina Jolie ha dato del “bambino petulante” al suo ex marito, ecco a che livelli siamo), ecco che Petite Fleur si presenta come un brut derivante da uve Chardonnay e Pinot nero coltivate nel terreno della Cote de Blancs, in particolare nei campi che sorgono intorno a Mesnil-sur-Oger in Francia e intorno alla cittadina di Verto.

Nonostante il colore e le note floreali che lo accomunano a Fleur de Miraval, ecco che Petite Fleur presenta un’identità tutta sua. In primis è diverso il mondo in cui viene prodotto, in quanto è stato riferito che tende a riflettere uno champagne un po’ più classico.

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In secondo luogo è stato promesso che sarà uno champagne più accessibile, soprattutto nel prezzo. In teoria le prime 20mila bottiglie del Petite Fleur saranno disponibili in tutto il mondo a partire da ottobre con un prezzo previsto che sarà leggermente inferiore ai 100 dollari a bottiglia.

No, non avete letto male: effettivamente questo champagne definito come “più accessibile” costerà quasi un centone. Tuttavia bisogna vedere il concetto di “accessibilità” nella giusta ottica: per uno champagne di questo tipo è un prezzo relativamente basso. Per fare un paragone, considerate che una bottiglia di Chateau Miraval Fleur parte dai 312 euro in su, ma ci sono bottiglie che arrivano anche a 450-490 euro.

Ovvio che se si è abituati a champagne più economici al di sotto anche dei 20 euro da supermercato, 100 euro possono sembrare tutto fuorché “accessibili”.

Per quanto riguarda la confezione, Petite Fleur mantiene la combinazione di colori voluta da Brad Pitt: si parla di un’etichetta rosa su una bottiglia di vetro nero, con impresse tre “P” che significano Pitt, Perrin e Peters (gli altri soci dell’attore in questa impresa).

Nel frattempo, in attesa che il Petite Fleur faccia il suo debutto ufficiale, ecco che è diventato disponibile anche il Gardener’s Gin, il gin in stile londinese da poco lanciato da Brad Pitt (e fonte di un siparietto divertente con Emma Watson, anche lei al suo debutto nel mondo degli alcolici).