Sarà pur vero che il pandoro-gate ci ha distratto per qualche tempo, ma è finalmente tornato il momento di dedicarci alla nostra telenovela preferita – il caso Château Miraval, ormai iconico vigneto in Provenza insignito (a più riprese, a dire il vero) all’alloro di cronaca in quanto pietra dello scandalo dell’aspro dramma legale da circa un paio di anni a questa parte coinvolge Brad Pitt e la sua ex moglie Angelina Jolie.
A onore del vero si tratta di una vicenda più lunga che ingarbugliata, tant’è che immaginiamo che anche i nostri lettori più attenti possano trovare utile un breve riassunto. Château Miraval è, come accennato in apertura di articolo, un vigneto che i Brangelina – versione a stelle e strisce e degli anni 2000 dei Ferragnez – acquistarono nell’ormai lontano 2008 per 28 milioni di dollari, con Pitt che divenne proprietario al 60% e Jolie al 40%. Qualche anno più tardi, con il matrimonio, il nostro Achille decise di regalare un 10% in più come regalo di nozze, “pareggiando” le quote al 50 e 50. Peccato che il matrimonio non sia andato come speravano, ecco.
La guerra dei vigneti di Brad Pitt e Angelina Jolie
In seguito al divorzio Angelina Jolie decise di vendere la propria parte, ma l’ormai ex marito cominciò a sostenere che tale cessione stesse “violando i suoi diritti contrattuali” e che dunque non fosse valida. Le ultime evoluzioni della vicenda, tuttavia, giungono da una fonte anonima vicina ai colleghi del New York Post: “Lui possedeva il 60 per cento e lei possedeva il 40 per cento. Quando si sposarono raggiunsero un accordo per dividere la proprietà al 50 e 50”. Questo lo sapevamo già. Ma poi?
Beh, poi Brad Pitt ha deciso di presentarsi in tribunale dichiarando che tale accordo fosse inapplicabile, e che dunque avrebbe dovuto recuperare la sua percentuale e mantenere il controllo della maggioranza di Château Miraval.
Ebbene, stando a quanto dichiarato dalla sopracitata fonte anonima la corte di Lussemburgo avrebbe riconosciuto la tesi di Brad Pitt, stabilendo che, almeno nel futuro prossimo, continuerà a mantenere il 60 per cento della proprietà di Château Miraval. La parola chiave, come avrete già potuto intuire dal titolo, è “almeno nel futuro prossimo”: è infatti bene notare che la decisione presa dalle autorità giudiziarie è tutt’altro che definitiva. “È come l’equivalente di un deposito a garanzia” ha spiegato la fonte ai tabloid a stelle e strisce. “Non è affatto una decisione finale”.
Stando a quanto lasciato trapelare sarà necessario attenere almeno ancora un anno prima di una sentenza definitiva: fino ad allora Brad Pitt potrà continuare a compiacersi dei frutti di Château Miraval.