Il 60% delle querce bianche esaminate non presenta i germogli delle nuove piantine, e ben l’87% non aveva alcun alberello: è quanto emerge da un rapporto redatto dalla White Oak Initiative; e l’estinzione di questi alberi potrebbe in primis impattare sulla produzione del bourbon, whiskey statunitense che normalmente prevede l’utilizzo di contenitori di quercia per affinare l’aspetto e il sapore.
I numeri parlano chiaro, e le previsioni della White Oak Initiative sono di un declino significativo della popolazione di quercia bianca entro i prossimi dieci o quindici anni, a meno che, ovviamente, non vengano prese grosse misure per aiutare la specie a rigenerarsi. Le cause del declino sono, per la maggior parte, legate all’azione dell’uomo: il taglio selettivo degli esemplari di migliore qualità e l’imperversare del cambiamento climatico, ad esempio, hanno indebolito considerevolmente la popolazione, così come il permettere ad altre specie come l’acero e il pioppo di continuare a crescere e prosperare a discapito delle querce, rimaste invece nell’ombra degli alberi più alti.