Boris Johnson multato per il party del 2020: violate le restrizioni anti Covid

Guai per Boris Johnson: il premier inglese è stato infine multato per il party del 2020: aveva violato le restrizioni anti Covid.

Boris Johnson multato per il party del 2020: violate le restrizioni anti Covid

Boris Johnson probabilmente se lo immaginava: gli inglesi non dimenticano. Ed ecco che adesso si viene a sapere che il premier inglese verrà multato per quel party del 2020 organizzato in pieno lockdown e durante il quale aveva violato le restrizioni anti Covid che lui stesso, insieme al governo britannico, avevano imposto alla nazione.

Oltre a Boris Johnson, verrà sanzionato anche Rishi Sunak, cancelliere dello Scacchiere. Il motivo è sempre lo stesso: quelle feste organizzate durante il lockdown negli uffici di Downing Street in piena violazione delle restrizioni.

Johnson lo sapeva che era solo questione di tempo prima di dover pagare il dazio: si era già mostrato in imbarazzo per quella foto con vino e formaggio durante il lockdown del 2020, salvo poi arrivare a sostenere che avrebbe dovuto interrompere quel party (ehm, no, non avresti proprio dovuto parteciparvi, anzi, non doveva proprio essere organizzato).

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Le indagini di Scotland Yard hanno indagato su ben 12 eventi (quindi non un solo party) che si tennero a Downing Street e a Whitehall durante il 2020, proprio nel periodo in cui vigeva un rigido lockdown.

Johnson non ha potuto fare altro che presentare formalmente le sue scuse per quello che è diventato noto come il “partygate”, ma ha escluso categoricamente che presenterà le sue dimissioni per un fatto del genere (cosa, ovviamente, chiesta a gran voce dall’opposizione).

Johnson ha spiegato in un video che in quel momento non pensavo potesse trattarsi di una violazione delle regole… Ok, lascio a voi decidere quanto possa essere credibile questa sua affermazione visto che proprio il suo governo aveva appena vietato feste di compleanno, party di qualsiasi tipo e riunioni in casa, salvo poi farsi lui stesso fotografare a Downing Street mentre mangiava e scherzava insieme ad altre persone in quelle che era palesemente la sua festa di compleanno.

Johnson pagherà la multa, ma non si dimetterà: vuole continuare fino alla fine il suo mandato per aiutare il Paese a superre questo momento. Scotland Yard, oltre che multare il premier e Sunak, ha inflitto sanzioni anche ad altre 50 persone, fra cui pure la moglie di Johnson, Carrie.