Bologna: apre l’osteria “a tempo”, a prova di Covid-19

Apre a Bologna la prima osteria a tempo, Vâgh íñ ufézzí, che ha messo i tavoli a fasce orarie contro le limitazioni imposte per il Covid.

Bologna: apre l’osteria “a tempo”, a prova di Covid-19

Non è un locale di fast food né un’osteria tradizionale: questa osteria “a tempo” aperta a Bologna è una soluzione contro le limitazioni delle fasce orarie imposte per combattere il Covid.

Il tempo già di per sé era denaro, ora nel periodo del Coronavirus è diventato sempre più importante, soprattutto per i ristoratori, costretti ad adeguarsi alle nuove normative sulla riduzione dei posti e degli orari di gestione. Per questo c’è chi si è adattato, come Antonella De Sanctis e di Mirco Carati, i titolari del locale Vâgh íñ ufézzí (tradotto dal bolognese: vado in ufficio) di via dei Coltelli, che hanno avuto l’idea della prima osteria a tempo a Bologna prendendo spunto dal passato: “Non diventiamo un fast food, ma rivoluzioniamo la formula per sopravvivere contro il Covid. La nostra cucina tradizionale e le nostre porzioni restano invariate” – hanno dichiarato in un’intervista – “Per sopravvivere agli effetti del Coronavirus, che per noi si sono tradotti in una drastica riduzione dei coperti con l’aggravante di avere un locale molto piccolo, abbiamo meditato una vera e propria trasformazione. Ci hanno parlato di un vecchio locale di via del Pratello, il Ghiton, in cui si mangiavano (con cucchiai collettivi legati ai tavoli con una catenella) solo fagioli. Più si stava, più si mangiava e si pagava appunto proporzionalmente al tempo trascorso. La lampadina si è accesa e senza tradire la nostra natura e la nostra cucina, abbiamo deciso di provare una strada senza dubbio originale che consentirà a più persone (con lo stesso budget, la stessa qualità e le stesse porzioni) di cenare da noi, prenotando una fascia oraria e consumando a volontà in quel lasso di tempo“.

L’osteria a tempo funziona in modo molto semplice e chiaro: si prenota un tavolo indicando il numero di persone e il tempo che si intende trascorrere in osteria, partendo da un minimo di un’ora per consentire alla cucina di preparare i piatti caldi. Il menù è di nove portate e nel lasso di tempo prenotato, è possibile mangiare tutto nel menù, senza limiti, dall’antipasto al dolce, passando per le crescentine. Allo scadere dell’ora prenotata, i clienti devono lasciare il posto a chi viene dopo di loro. Un’ora di osteria costerà 18 euro a persona e per due ore si pagheranno 26 euro.

 

[ Fonte: Bolognatoday ]