Un birrificio che annuncia le ferie con una foto del ponte Morandi di sicuro non si merita visibilità, e noi eravamo davvero indecisi se contribuire a dargliela. Poi abbiamo ritenuto che talvolta bisogna limitarsi a prendere atto di ciò che accade.
L’accaduto riguarda Birrificio artigianale Adda di Brembate, in provincia di Bergamo, che ha avuto la brillante idea di annunciare qualche giorno di chiusura (leggi: “ponte”) postando sulla propria pagina Facebook una foto di quella che è una delle più grandi tragedie italiane degli ultimi tempi (per giunta recente), il crollo del ponte Morandi di Genova. Una ferita ancora aperta nel cuore di tutti gli italiani (e anche se così non fosse, di certo non una cosa su cui scherzare), che ha sollevato l’indignazione popolare, scatenando i social in una serie di commenti a metà tra lo sbigottimento e la rabbia.
Una reazione di certo prevedibile per un post che è molto più di un “Epic Fail”, e che ha avuto – come si può immaginare – una serie di conseguenze a catena. In primis, accortosi della leggerezza (leggi: “stupidata”) commessa, il birrificio ha rimosso il post e si è scusato, sempre a mezzo Facebook: “Sinceramente, per il post di ieri sera, non era assolutamente intenzione di nessuno di noi sfruttare una tragedia a scopo di marketing”, hanno scritto. Non è bastato a placare gli animi, tanto che la pagina dell’azienda è stata cancellata.
Ma il popolo dei social, si sa, anche se dimentica in fretta, è in grado di scatenare indignazione a catena . Così ora, su Facebook, a decine propongono di postare commenti negativi anche sugli altri profili del birrificio, da Google a Instagram, di recensire negativamente l’azienda per l’errore commesso, di diffondere la gaffe a scopo punitivo. La punizione per il cattivo gusto è più che sufficiente, non è proprio il caso di arrivare a tanto.
Piuttosto, dovreste ricordarvelo sempre, voi social media manager o amministratori amatoriali delle pagine social, voi che volete fare i simpatici a tutti i costi: il web dimentica, ma difficilmente perdona.