Undicesima edizione ma stesso obiettivo – celebrare con piglio curioso e irriverente il mondo brassicolo. Birrai Eretici torna in quel di Bologna, e più precisamente al Parco del Dopolavoro Ferroviario (in via Serlio 25), dal 26 al 28 maggio 2023, con conferme e novità – le prime, come abbiamo accennato in apertura, in primo luogo stilistiche. Tanto per cominciare, l’universo Eretico si amplia con nuove fermentazioni, nuovi ospiti e, ovviamente, nuovi profili nel comparto mangereccio per soddisfare tutti i palati (che d’altronde innaffiarsi di birra senza mettere niente sotto i denti sarebbe un gran peccato, dai).
Birrai Eretici 2023 torna a Bologna: tutti i dettagli dell’undicesima edizione
Largo alle norme operative, che così cominciamo a mettere un po’ di ordine. L’ingresso a Birrai Eretici è gratuito, ma – e fate attenzione a questo “ma” – si beve solo nel bicchiere ufficiale del festival, che potrete naturalmente acquistare nelle casse alla cifra di euro cinque. Seconda cosa: bando agli euro all’interno del festival. Il che non significa che si ritorna al baratto o alla legge della giungla, badate bene; ma più semplicemente sarà necessario cambiare il vostro denaro sonante con i token (disponibili in arancio, dal valore di un euro; o verdi, dal valore di tre) presso le casse. Il consiglio, naturalmente, è quello di cambiare una cifra adatta all’inizio per evitare di passare la tre giorni a fare la fila.
Undici i pub presenti, di cui ben otto (Harvest Pub, Lortica, Il Punto, Storie di Pinte, Ranzani 13, La Frasca, Astral Beers e Madama Beerstrò) di Bologna (i restanti tre, per i più curiosi, saranno il Di Sana Pinta (Pesaro), Old Spirit (San Benedetto del Tronto) e Arrogant Pub (Reggio Emilia)); a cui sarà affiancato il consueto appuntamento del Wine Corner, in cui sarà presente lo Stand Eretico in cui potere assaggiare vini naturali di produttori locali e non; e il Sour Corner, new entry che propone una selezione di bottiglie, tutte in mescita, curata dall’Arrogant Pub di Reggio Emilia, con birre acide, da fermentazione spontanea e non da tutto il mondo, passate in botte o invecchiate.
Che si mangia, chiedete ancora? Beh, confermati dallo scorso anno troverete ancora le pizze di Storie di Pinte, le specialità vietnamite di Tito Sport, e il Kebab di Ciao Kebab; mentre tra le novità le “crescentine 2.0” di Indegno, conosciutissimo tra i bolognesi, il fritto e la puccia di mare di Banco 32, le crepes di Elia e Laura che piacciono a grandi e piccini, il panino con il bollito e la salsa verde de La Frasca, lo stand gastronomico dell’Arrogant Pub con i suoi hamburger di tartare di pecora, pulled di montone, e di lingua e il Forno Calzolari, vera e propria istituzione bolognese che porterà la crescente da farcire con la mortadella e la pizza alla pala in varie declinazioni.