Bill Gates non ha nessun dubbio, è certissimo del successo di questo progetto. Quale? Beh, stiamo parlando di quello che prevede di produrre birra partendo dalle acque reflue della doccia, del bucato o del lavandino. Considerando che a Singapore la birra prodotta con l’urina (opportunamente purificata) è andata alla grande, con scorte subito esaurite, non vedo perché della birra prodotta con le acque di scarico di docce e lavandini dovrebbe essere da meno.
Bill Gates e la birra fatta con le acque reflue
Forse ricorderete che, a inizio anno, Bill Gates, il creatore di Microsoft (e incidentalmente anche il quarto uomo più ricco del mondo) aveva investito in Heineken, il terzo produttore di birra al mondo, con una partecipazione di quasi 1 miliardo di dollari.
Ancora più a monte, nel 2012, la Bill and Melissa Gates Charitable Foundation aveva concesso una sovvenzione a una start-up chiamata Epic Cleantec, come parte della sfida chiamata “Reinvent the Toilet”: si trattava di un progetto volto a stimolare la scoperta di nuovi modi per riutilizzare e conservare l’acqua.
Ecco, adesso, dopo undici anni, la Epic Cleantec sta mostrando i risultati di tanti anni di ricerche: stiamo parlando della birra Epic OneWater Brew, una birra prodotta usando le acque reflue. Potenzialmente il procedimento utilizzato per realizzare questa birra potrebbe facilmente rivoluzionare tutta l’industria delle bevande, aiutando anche a combattere la crescenza carenza d’acqua che affligge tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti dove sono previste carenze e siccità a causa dei cambiamenti climatici.
La Epic Cleantec, con sede a San Francisco, si occupa soprattutto di sviluppare sistemi di smaltimento e di riutilizzo dell’acqua. Aaron Tartakovsky, il co-fondatore, ha spiegato che l’acqua è onnipresente nelle nostre vite: la usiamo per coltivare il cibo che mangiamo, la utilizziamo per lavarci, cucinare e pulire. Nonostante ciò, sappiamo molto poco su come funziona questo sistema: come arriva nei nostri rubinetti? Dove vanno a finire le acque reflue?
Per spiegare tutto ciò, ecco che Epic ha voluto utilizzare la birra. In un esperimento, ha raccolto le acque reflue di un grande condominio di San Francisco e le ha filtrate usando delle “membrane di ultrafiltrazione” sottilissime. Queste membrane sono capaci di filtrare tutte le impurità.
Successivamente l’acqua così ripulita viene disinfettata sfruttando i raggi ultravioletti. Successivamente l’acqua è stata testata e si è scoperto che, spesso, superava gli standard federali statunitensi per quanto riguarda l’acqua potabile.
L’acqua così ripulita e disinfettata è stata poi affidata alla Devil’s Canyon Brewing Co a San Carlos, in California, birrificio che si è occupato di produrre l’Epic OneWater Brew. Ovviamente l’attuale legislazione in vigore negli Stati Uniti e nei singoli stati federali vieta la messa in vendita di tale birra.
Tuttavia è stato possibile distribuire dei campioni per testare la reazione dei bevitori e pare che il test sia andato bene. Certo, prima di poter vedere in vendita la birra prodotta da acque reflue dovremo aspettare un bel po’, ma, per esempio, in Texas e Arizona già è permesso distribuire tramite i rubinetti l’acqua riciclata.